di Lino Manni
L’Ascoli centra la cinquina. Una vittoria netta, sul Bra, che allunga la serie positiva dei bianconeri.
Un pomeriggio tranquillo sul divano con i ragazzi di Agostinone (ancora in panchina per la squalifica di Tomei) subito nella metà campo avversaria. Il gol è nell’aria, sempre dietro l’angolo, e arriva dopo neanche mezz’ora e dopo diverse occasioni fallite di un soffio. Poi c’è il raddoppio e nella ripresa altri due gol con D’Uffizi che segna addirittura di testa che non è certo la sua migliore qualità.
Non vedo l’ora che finisca la partita anche se, vedere giocare la squadra bianconera, è una vera e propria goduria. Nel frattempo alzo il volume del televisore per ascoltare gli sfottò e gli insulti degli ascolani…agli ascolani. Una specie di harakiri, una sorta di goliardica protesta dei tifosi bianconeri contro la presunta ingiustizia (multa) subita in precedenti occasioni per cori contro altre squadre. Questa volta, se ci sarà una multa, toccherà fare una colletta tra tutti i tifosi del Picchio.
Poi arriva quello che nessuno voleva, ma che rientra nelle dinamiche di una partita di calcio: il gol degli avversari. Prima o poi doveva accadere ed è successo quando molti bianconeri erano già con la testa negli spogliatoi e molti tifosi avevano abbandonato gli spalti per evitare il traffico del deflusso post partita. Tuttavia meglio il Bra che un’altra squadra. Ora la cittadina piemontese, celebre per il turismo enogastronomico, per i vini prodotti tra le colline, per le specialità gastronomiche locali, per essere la sede dello Slow Food, potrà mettere in bacheca il gol che ha interrotto la lunga imbattibilità di Vitale.
Ma alla fine è più la gioia che la delusione. Si è vinto 4-1 e la cosa non succedeva da tempo, tanto tempo. Ora ci aspetta un ottobre rosso o meglio sarà una “Caccia ad ottobre rosso”. Come il film di John McTiernan il sommergibile bianconero con Sean Connery (Francesco Tomei) al comando dovrà navigare nelle acque profonde e affondare le altre “corazzate” per agguantare la vetta. Pontedera, Carpi e Samb, nell’ordine, sono da affondare e poi…brindare in coppa. Ancora con la Samb. Tutto nel mese di ottobre.
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