Tifosi Samb
di Pier Paolo Flammini
Prima la rabbia per le decisioni di Giovanni Castellano da Nichelino, arbitro che in C è stato abituato a una media di spettatori di circa 700 a partire, tra Trento (4 arbitraggi su 12), Arzignano (3), Caldiero, Carpi, il quale, catapultato dal superficiale designatore in Samb-Ravenna, ha perso la bussola solitamente ancorata al nord Italia. Le polemiche che si sono trascinate nei giorni successivi a domenica possono lasciare dei segni, e qui deve essere bravo mister Palladini e anche il capitano Eusepi a far dimenticare quanto accaduto. Il calcio è così, ci sono momenti in cui tutto va al contrario: occorre reagire e la base della reazione è dimenticare.
Dimenticare e concentrarsi sul Livorno: i toscani, neopromossi come la Samb, sono in crisi: 1 punto nelle ultime tre partite, 4 nelle ultime cinque, occupano l’ultimo posto della griglia play out, a 7 punti. La Samb ne ha il doppio, e dunque la partita rappresenta anche un passaggio importante per mantenere a distanza la zona calda, obiettivo stagionale dei rossoblù.
Ci sono decisioni poco comprensibili: nonostante la capienza del settore ospiti sia abbondante, la vendita dei biglietti per gli ospiti è stata consentita, per ora, solo ai residenti di San Benedetto. Se si è di Martinsicuro, Grottammare, Monteprandone o se si è uno dei tanti sambenedettesi presenti a Viareggio ma anche in tutta la zona a confine tra Toscana e Liguria, dove l’emigrazione da San Benedetto fu forte fino alla Seconda Guerra Mondiale, non si può andare in Curva Ospiti. Si spera che nel poco tempo rimasto (due giorni), questa decisione possa essere rivista anche perché tra Livorno e Samb non ci sono frizioni a livello di tifoseria, come dimostrato dal match dello scorso maggio per la poule scudetto.
La Samb recupererà Dalmazzi, in difesa, e insieme al recupero dei vari Martins e Napolitano di fatto dovrebbe presentarsi al completo a Livorno.
Concentrazione per Livorno anche perché le distrazioni sono sempre dietro l’angolo: il pur apprezzabile pranzo che si è tenuto alla presenza del vescovo Palmieri a Pagliare non deve essere momento di distrazione o allentamento della tensione perché per Livorno mancano pochi giorni, quasi poche ore (si gioca sabato alle 14,30). Non c’è da pensare, per ora, al derby con l’Ascoli che arriverà otto giorni dopo. Anche qui Palladini, lo staff tecnico ed Eusepi possono aiutare i più giovani.
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