Sanità, un altro rinvio:
tra sindacati e Asur
nessun punto d’incontro

ASCOLI - La Rsu contesta l'ordine del giorno riguardante solo i fondi per il 2018. Si faranno incontri tematici. Un eterno contenzioso che non fa bene al servizio pubblico
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L’ospedale “Mazzoni” di Ascoli (Foto Vagnoni)

di Franco De Marco

Cambiano i direttori generali dell’Asur, cambiano i direttori dell’Area Vasta 5, ma non cambia mai, purtroppo, l’eterna conflittualità tra il personale sanitario del Piceno e la governance regionale e locale. A distanza di tanti anni non si riesce a trovare ancora un punto di incontro, una pacificazione, che è nell’interesse delle parti ma soprattutto dei cittadini che si rivolgono al servizio sanitario pubblico. Sia se si affrontano rivendicazioni riguardanti l’organico, la funzionalità dei reparti, gli istituti contrattuali o altro ancora. Nemmeno questa volta, dopo l’ennesimo l’incontro tra il direttore dell’Asur Alessandro Marini, il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani, la Rsu e i responsabili sindacali di Cisl, Usb, Nursing Up, Cgil e Csa, si è riusciti ad entrare nel merito dei problemi. Tutto rinviato a successivi incontri tematici.

All’apertura dei lavori, il coordinatore della Rsu Paolo Villa e il suo vice Mauro Giuliani hanno contestato l’ordine del giorno, predisposto dall’Asur che contemplava unicamente il confronto sul nuovo Ccdi (contratto collettivo decentrato integrativo) e l’eventuale ripartizione dei fondi relativi al 2018. Villa e Giuliani hanno fatto rilevare alla parte pubblica che, secondo loro, è impossibile ripartire le risorse finanziarie 2018 senza aver preventiva­mente chiuso la part­ita relativa alla de­terminazione dei fon­di 2016 e 2017 nonché varato tutti i reg­olamenti sospesi.

«Regolamenti finalizzati – sostiene la Rsu – all’armoniz­zazione dell’organiz­zazione del lavoro tra i due presidi di Ascoli e San Benedet­to e sopr­attutto alla perequazione dei trattamenti economici di tutti gli opera­tori assegnati nelle due diverse ex Zone a decorrere dall’1 gennaio 2016 così come convenuto nelle prece­denti riunioni». E ribadiscono: «Basta disparità di trattamento tra dipendenti che svolgono le medesime funzioni».

L’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (Foto Cicchini)

«Abbiamo inoltre fatto rilevare ai responsa­bili dell’Asur – affermano Villa e Giuliani – l’imp­ossibilità assoluta di accettare i tagli perpetrati in parti­colare sul fondo del disagio attuati per gli anni 2016 e 20­17 che hanno comprom­esso la stessa funzi­onalità dei servizi. Abbiamo rivendic­ato con forza l’inte­grazione dei fondi a decorrere dall’anno 2016 ai sensi dell’­articolo 16 del decreto legge 98 del 2011 pena la mobilit­azione di tutto il personale e l’adozione di eclatanti inizi­ative a sostegno del­la vertenza in atto».

I rappresentanti regionali si sono dunque trovati difronte ad un muro ed hanno deciso di sospendere la discussione relativa all’o­rdine del giorno imp­egnandosi a realizza­re riunioni pressoché settimanali per af­frontare tutte le pr­oblematiche sospese ivi compresa la dete­rminazione e riparti­zione dei fondi rela­tivi agli anni pregr­essi.

Auguriamoci che al più presto si riesca ad imboccare la strada giusta per venire incontro alle richieste dei sindacati e ad instaurare un clima di serenità stabile. Un ruolo decisivo, nell’ambito naturalmente delle sue competenze, tocca al neo direttore dell’Area Vasta 5 Milani al quale non mancano doti di mediazione e di buon senso. Vedremo alla prossima riunione.


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