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Caso Fanesi, la Digos di Vicenza:
«Luca ha battuto la testa contro un cancello»

SAN BENEDETTO - Versioni decisamente contrastanti della Questura veneta e dei tifosi rossoblù
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I tifosi che prima di Samb-Bassano hanno manifestato per chiedere la verità sul caso Luca Fanesi (Foto Cicchini)

di Benedetto Marinangeli

C’è la ricostruzione della Digos di Vicenza sul caso Fanesi. E la pubblica oggi il Corriere delle Sera nell’edizione Veneto. “Secondo la ricostruzione della Digos di Vicenza – scrive il quotidiano – Luca Fanesi avrebbe sbattuto due volte la testa contro un cancello, mentre stava tornando di corsa verso i furgoni della tifoseria ospite. Dopo il primo colpo, quindi, si sarebbe rialzato ma subito dopo avrebbe urtato nuovamente contro lo stesso cancello. Mancherebbero, però, alcuni frammenti temporali dalle riprese delle telecamere di sorveglianza e della Scientifica, ragione per cui dalla Questura di Vicenza è partito un appello per far emergere testimonianze o filmati. Appello condiviso dalla famiglia di Luca Fanesi”.

Cioè questa versione non è suffragata da riscontri oggettivi. Ci sono invece tre tifosi della Samb, come detto ieri nel summit tra ultras e stampa, che sono pronti a dichiarare che Luca Fanesi è stato colpito con manganellate da un celerino. Inoltre, come ha affermato il fratello Massimiliano, lo stesso tifoso rossoblù alla dottoressa che lo stava refertando al pronto soccorso dell’ospedale di Vicenza ha confermato di essere stato colpito da un agente. E’ ora, dopo quindici giorni, che si faccia finalmente luce su questo episodio che ha portato in coma in un letto di ospedale un uomo, padre di due bambini, che sta lottando tra la vita e la morte. Ma soprattutto per una famiglia che sta vivendo in modo estremamente dignitoso questo triste periodo.


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