Morto Giuseppe Giacconi, l’uomo
che investì e uccise Michele Scarponi

DRAMMA – Dopo il tragico incidente di via dell’Industria costato la vita al campione di ciclismo il 22 aprile 2017, il piastrellista non ha più voluto combattere contro la malattia incurabile che lo affliggeva. Con il suo decesso si estingue il procedimento penale per omicidio stradale. Domani pomeriggio i funerali
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Michele Scarponi

Si è lasciato sopraffare dalla malattia incurabile senza combatterla ed è morto ieri sera nella sua abitazione di Filottrano Giuseppe Giacconi, con il ricordo doloroso nel cuore della morte di Michele Scarponi e di quel maledetto 22 aprile 2017. L’artigiano filottranese di 58 anni era alla guida del furgone Fiat Iveco che quella mattina, lungo via dell’Industria, aveva travolto e ucciso il campione di ciclismo. Dopo l’incidente stradale, Giuseppe non si era più dato pace. Era malato e non ha più reagito con forza alle cure. Nonostante i suoi concittadini, il sindaco e il cardinale Menichelli avessero avuto parole di conforto anche per la sua sofferenza, lui sentiva forse sulla coscienza il peso insopportabile di aver strappato agli affetti e ai fan, a soli 37 anni, l’Aquila di Filottrano, lo scalatore che con la sua energia aveva fatto sognare l’Italia ciclistica nei circuiti internazionali. Ora anche Giuseppe, come Michele, riposerà nel cimitero di Filottrano dopo il funerale organizzato per domani, 13 febbraio, alle 14.30 nella chiesa della Pieve. Lascia nel dolore la moglie Daniela e la figlia Cristina che fino alla fine hanno condiviso con lui tutto anche il senso di profondo smarrimento. Le indagini preliminari sull’incidente erano ormai chiuse. Ora con la morte dell’unico indagato per omicidio stradale si estinguerà anche il procedimento penale.


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