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Mostre, show e sguardi prospettici
Cinesophia “sfida” il selfie
Il video del flashmob

ASCOLI - Al via la seconda edizione del festival che unisce filosofia e cinema, musica e parole, al Ventidio il 23 e 24 febbraio. Giornalisti, critici, docenti, studiosi interverranno sull'arte di due maestri come Fellini e Bergman
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Un momento della presentazione di Cinesophia 2018

di Luca Capponi 

“…abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà”. La nota citazione di Bergman ha fatto da leitmotiv alla presentazione della seconda edizione di “Cinesophia, estetica e filosofia del cinema”, che andrà in scena il 23 e 24 febbraio sul palco del teatro Ventidio Basso con interventi, lezioni, show, mostre basati sul tema scelto quest’anno, vale a dire il realismo magico, «un ossimoro che ci consente di leggere la realtà attraverso uno sguardo onirico, di stupirci del mondo attraverso occhi trasognati» spiega Lucrezia Ercoli, deus ex machina dell’iniziativa. Gli occhi trasognati sono quelli dei mostri sacri di “Amarcord” e “Il settimo sigillo”, vale a dire Ingmar Bergman (di cui nel 2018 ricorre il centenario della nascita) e Federico Fellini.
Con la Ercoli, a dare il simbolico via a Cinesophia, il sindaco Guido Castelli, il vice Donatella Ferretti e Luca Pasqualini a rappresentare Carla Sagretti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Non a caso nel foyer del Ventidio, dove la presentazione è avvenuta, c’erano tanti studenti, tra cui quelli del liceo scientifico “Orsini” e dell’artistico “Licini”. La partecipazione a Cinesophia, infatti, varrà come corso di formazione riconosciuto a livello ministeriale per alunni e insegnanti.

Federico Fellini

«Non era scontato che puntassimo nuovamente su tale format, che comunque lo scorso anno ha raccolto consensi unanimi. -dice Castelli- Riteniamo però fondamentale per i ragazzi creare un senso diverso dalla “logica del selfie”, dare loro gli strumenti per esercitare uno spirito critico che oggi si è quasi del tutto perso. Cinesophia, in tal senso, svolge un lavoro fondamentale».
Le due giornate, che partiranno entrambe alle 16, richiameranno in città giornalisti, critici, docenti e filosofi, ognuno col suo sguardo prospettico verso l’arte dei due maestri: da Roberto Mordacci fino a Andrea Minuz, Andrea Panzavolta e Umberto Curi, passando per Marco Bragaglia, Andriano Fabris, Simone Regazzoni, Cesare Catà, Marcello Veneziani e per opere come “Il posto delle fragole”, “La dolce vita” ma anche i recenti “La La Land” e “Chiamami col tuo nome”
Alle 21,30, invece, spazio ai “philoshow”, spettacoli contaminati di musica, teatro, filosofia ideati dalla stesa Ercoli; il primo, “Non ti libererai di me”, vede l’adolescenza al centro (prendendo le mosse da “Fanny e Alexander” di Bergman), il secondo ha un titolo esplicativo: “Il sogno, l’esistenza ludicamente onirica da Amarcord a Inception”. In entrambi i casi la voce recitante sarà di Pamela Olivieri, mentre la musica sarà appannaggio dell’ensemble Factory.

 «Un programma entusiasmante, sospendere la realtà per regalarsi un’incursione nel sogno è un privilegio da cogliere» aggiunge la Ferretti.
Nei giorni di Cinesophia sarà attiva una mostra di disegni umoristici dedicati a Fellini, opere selezionate da Giorgio Leggi e provenienti da Miumor, singolare museo di Tolentino dove sono raccolte 4.000 opere originali dei più celebri maestri della caricatura e dell’umorismo del Novecento.

Sotto, il video del flashmob organizzato per Cinesophia 2018 dai ragazzi del liceo artistico “Licini” di Ascoli.


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