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Caso piscina, l’impugnazione al Tar
Capriotti: «E’ sconcertante
l’atteggiamento della maggioranza»

SAN BENEDETTO - Di nuovo in ballo il project financing della "Gregori" dopo la notifica arrivata in Comune. L'esponente del Pd: «Caro sindaco, quando faremo il bagno promesso per giugno? La città aspetta ma la pazienza ha un limite»
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di Benedetto Marinangeli

Torna di nuovo in ballo il project financing della piscina comunale “Primo Gregori”. Nell’ultimo consiglio comunale del 2017 c’era stata l’approvazione del progetto da parte dl civico consesso. Poi ad inizio del nuovo anno gli esponenti del comitato Stop Project avevano presentato ricorso al Tar.

La piscina comunale scoperta

E nelle ultime ore ecco che negli uffici comunali è giunta la notifica dell’ impugnanzione. «Il ricorso di Stop Project – afferma Tonino Capriotti del Pd – contiene un’istanza cautelare che porterà i giudici del Tribunale Regionale a decidere forse già fra qualche settimana. Intanto l’amministrazione aspetta per indire il bando con il sindaco Piunti che dice “fatte le cose per bene”. Intanto, come ha detto il consigliere Giorgio De Vecchis  “si sono persi sette mesi”. Che un provvedimento amministrativo possa essere impugnato di fronte al Tar è abbastanza normale e frequente – aggiunge Capriotti – ed è anche normale che il Tar possa pronunciare la sospensione dello stesso».

Il consigliere Capriotti (Foto Vagnoni)

«Quello che ritengo non normale – è lapidario il consigliere comunale del Partito Democratico – sono l’atteggiamento e le dichiarazioni di questa amministrazione di fronte alla semplice notificazione del ricorso. Mi chiedo potevamo evitare di perdere tempo e creare meno disagi ai cittadini? Io penso di si. Otto ore di Consiglio comunale ed è stato detto in tutti i modi quello che non andava bene del Project sulla piscina. Oggi candidamente ci dicono che hanno fatto le cose per bene, per cui sospendono il bando ed attendono la decisione del Tar. Due affermazioni leggermente in contraddizione. Un atteggiamento che sorprende ancora di più dopo la fretta e l’accelerazione imposta qualche settimana fa. Intanto dobbiamo aspettare marzo per la pronuncia del Tar. E se dicesse che l’amministrazione non ha lavorato tanto bene, che si fa? Aspettiamo la sentenza o ci diamo una mossa? Caro sindaco – conclude Capriotti – quando faremo il bagno nella piscina scoperta che aveva promesso per giugno 2017?  La città aspetta, ma la pazienza ha un limite».

 

 


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