I vertici Tod’s (Fotoservizio Corazza)
Sì al bilancio d’esercizio 2017 del gruppo Tod’s, con il voto favorevole del 98,91% delle quote societarie. L’utile d’esercizio sfiora gli 85 milioni di euro, di cui 37,9 milioni che saranno utilizzati come riserva d’esercizio, 46,3 milioni da dividere tra gli azionisti, con una quota di 1,4 euro ad azione. Proprio alla fine del 2017 il gruppo guidato da Diego Della Valle ha inaugurato il nuovo sito produttivo di Arquata, nel cuore del cratere del terremoto rafforzando così la presenza nel Piceno dopo lo storico stabilimento di Comunanza.
Prosegue la decisione di destinare l’1% dell’utile d’impresa all’attuazione di progetti sociali nel territorio, con una somma per il 2018 di 693.000 euro. Queste le cifre dell’Assemblea dei soci annuale del gruppo Tod’s, svolta stamattina alla sede centrale di Casette d’Ete e presieduta da Diego Della Valle. Al suo fianco il nuovo amministratore delegato della società Umberto Macchi Di Cellere, ex manager di Bulgari, che dallo scorso dicembre è succeduto a Stefano Sincini. I ricavi complessivi del gruppo nel 2017 ammontano a 963,1 milioni di euro, con un calo del 4,1% rispetto all’anno precedente.
L’assemblea è proseguita con la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione che guiderà la società per il prossimo triennio. Eletti Diego Della Valle, Vincenzo Manes, Andrea Della Valle, Luigi Abete, Maurizio Boscarato, Sveva Dalmasso, Romina Guglielmetti, Emanuele Della Valle, Umberto Macchi Di Cellere, Emilio Macellari, Cinzia Ollio, Pierfrancesco Saviotti, Emanuela Prandelli, Marilù Capparelli, Gabriele Del Torchio.
E’ il patron Diego Della Valle a prendere la parola al termine dell’assemblea. «Nella mia lettera agli azionisti sintetizzo i propositi per avere un’azienda forte e tonica per i prossimi anni. Nel nostro mondo sta cambiando tutto. La comunicazione, il modo di relazionarsi, la specificità di come si dialoga con il cliente. Queste sono per noi delle grandi opportunità ed un grande lavoro da svolgere velocemente per non restare isolati. La velocità è diventato un fattore estremamente importante. Le rendite di posizione che prima potevano durare decenni, se ci si addormenta un attimo si perdono in un paio di stagioni. I nostri marchi ci hanno portato rispetto e prestigio nel mondo. Ci stiamo attrezzando con modelli di business produttivo diversi, non è semplice convincere milioni di persone abituate a lavorare a cadenza semestrale, che oggi serve rimodellarsi su una tempistica quasi mensile. Speriamo di poter dire: missione compiuta, in un arco di tempo non troppo lungo».
Non può mancare un accenno al passaggio di consegne nel ruolo di amministratore delegato tra Stefano Sincini, dopo ben 33 anni, e Umberto Macchi Di Cellere. «Alcune figure storiche ci lasciano dopo aver deciso insieme come preparare il futuro dell’azienda e deciso su qual figure manageriali affidarsi. A Stefano non devo dire grandi cose. Parlare di lui per me è complicato. Siamo insieme gli artefici di tutto quanto è stato fatto in oltre 30 anni. Pensare di restare amici e magari fare qualcosa che ci diverta anche insieme è il coronamento di un rispetto reciproco forte. Il dottor Macchi lo abbiamo scelto in mezzo a tante persone. Un Ad che viene da fuori non è un fatto irrilevante. Abbiamo cercato una persona con caratteristiche tecniche, ma anche umane, adeguate al gruppo Tod’s. Andare di corsa, fare tutto bene, rispettare l’azienda e chi ci lavora, i valori base di una famiglia».
P.Pier.
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