Sanità, Castelli contro Ceriscioli:
«Sui posti letto illudi i cittadini»

ASCOLI - Continua la polemica a distanza tra il sindaco e il governatore. Prove generali della campagna elettorale delle regionali 2020?
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«Caro Luca Ceriscioli sei un illusionista. Più che un matematico sei un baro che cerca di giocare con le tre carte. Quando dai i numeri della sanità nel Piceno dici il falso». Parole di fuoco, quelle del  sindaco Guido Castelli che si scaglia, ancora una volta, contro il presidente della Regione che giovedì mattina ha presenziano, nell’ospedale Mazzoni, all’inaugurazione di nuovi servizi sanitari. Castelli, venerdì pomeriggio, con una messaggio diffuso via Facebook, è particolarmente corrosivo. Prima di tutto contesta il ragionamento e i numeri forniti da Ceriscioli sui posti letto assegnati all’Area vasta n. 5 tra Ascoli e San Benedetto.

Guido Castelli in diretta Fb

«Nella contabilità dei posti letto – afferma il primo cittadino – l’illusionista Ceriscioli inserisce anche quelli assegnati alle cliniche private che sono tre: due a San Benedetto e una ad Ascoli. Questo conteggio è estremamente sbagliato. Perché, secondo il budget della Regione, quei posti letto, gratuitamente per il cittadino, sono disponibili solo per un terzo o massimo per la metà. Il ragionamento di Ceriscioli è inaccettabile. Si faccia piuttosto un giro nei Pronto soccorso. Spesso il malato si sente dire: Dobbiamo aspettare il posto letto. Perché i posti letto non sono sufficienti. Il 16 maggio scorso, con una delibera, la Regione ha assegnato nuovi posti letto a tutti meno che ad Ascoli. Caro Ceriscioli, perché ci prendi a pesci in faccia?».

Il secondo punto sul quale Castelli attacca violentemente il presidente della Regione riguarda l’Azienda ospedaliera senza la quale, secondo Castelli, non è possibile dare corso alla realizzazione dell’ospedale unico di Spinetoli.  Ceriscioli giovedì aveva detto che per istituire un’Azienda ospedaliera  i conti non possono essere in rosso. Castelli respinge anche questa considerazione alla luce del passivo delle Aziende esistenti. «Ceriscioli vuole fare un ospedaletto per risparmiare. – dice ancora Castelli – E vuole dare tanti schiaffi a quei medici che, grazie alla loro alta professionalità, riescono ad attrarre pazienti provenienti dal vicino Abruzzo. Ma quello che questi pazienti pagano va a finire nel grande salvadanaio di Ancona. I rappresentati del Pd come Luciano Agostini, Anna Casini e Fabio Urbinati lo capiscono che si sta impoverendo l’offerta di salute nel Piceno? O non hanno la forza per opporsi? A  pag. 116 del piano sanitario regionale c’è scritto che l’unificazione degli ospedali di Ascoli e San Benedetto è propedeutica  all’istituzione dell’Azienda ospedaliera. Ceriscioli. Questo è un documento approvato. Ceriscioli, vuoi davvero che i due presidi ospedalieri pubblici diventino ectoplasmi?».

f.d.m

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