La Guardia di Finanza non si spezza
Inaugurata la nuova sede nel ricordo
dei giovani che perirono a San Marco

ASCOLI - Il sisma aveva lesionato le vecchia location del presidio della Fiamme Gialle in corso Mazzini. Oggi, a pochi metri di distanza, c'è un nuovo comando provinciale di 4.200 metri quadrati, intitolato "Colle San Marco" in onore dei concittadini che lottarono per liberare l'Italia
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Il taglio del nastro della nuova sede della Guardia di Finanza

di Luca Capponi 

“Nec Recisa Recedit”: neanche spezzata retrocede. Il motto della Guardia di Finanza ben si attaglia, e non poteva essere altrimenti, a quanto accaduto con la nuova sede del comando provinciale. Inaugurata oggi a qualche centinaia di metri di distanza dalla vecchia location, coi 4.200 metri quadrati fa bella mostra di sé al civico 39 di corso Mazzini; uno spazio rinnovato  confortevole, con tanto di ricovero automezzi e tutto quanto concerne il delicato, ma fondamentale, lavoro di chi combatte frodi e truffe. Neanche spezzata retrocede: perché a spezzarla ci ha provato il sisma, che aveva lesionato e reso inagibile la stessa vecchia location. Ma le Fiamme Gialle sono ripartite. E valenza simbolicamente ancor più importante riguarda il nome che è stato dato al presidio situato a Palazzo Catenacci: “Colle San Marco”. Un modo per ricordare e rinnovare lo spirito di quanti combatterono per difendere la patria e, proprio sul colle a pochi chilometri dalla città, persero la vita. Un esempio, a cui la Finanza ha deciso di tributare il giusto plauso, a monito soprattutto delle nuove generazioni.

La targa viene scoperta del prefetto Stentella

L’inaugurazione, nella mattinata di martedì 11 settembre, si è svolta alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose (da segnalare la presenza del comandante regionale Marche Gianfranco Carozza e del comandante provinciale Michele Iadarola, nonché dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia), davanti ai gonfaloni di Comune e della Provincia; cerimonia vecchio stile ma dai forti valori, coi momenti culminanti durante l’esecuzione dell’Inno d’Italia da parte di Ilaria Roscioli, con contemporaneo alzabandiera, e lo scoprimento della targa da parte del prefetto Rita Stentella. Applausi anche per la rappresentanza della Quintana, col Sestiere di Porta Romana a sancire un’antica amicizia con le Fiamme Gialle.
Particolarmente sentito l’intervento del comandante interregionale dell’Italia centrale Edoardo Valente, il quale ha ricordato il forte legame con tutto il territorio piceno, rafforzatosi all’indomani del sisma, e l’importanza del lavoro di squadra nel raggiungere l’obiettivo.
Dopo un brindisi augurale e un ringraziamento ai presenti, lo stesso Valente ha siglato le fasi finali della storica con l’apposizione di una dedica sul “Libro d’Onore”, al quale viene “conferito l’incarico” di fissare, nel tempo, ciò che la memoria non può comunque scalfire.

Edoardo Valente, comandante interregionale dell’Italia centrale

Quintanari del Sestiere di Porta Romana in azione

L’emozionante alzabandiera

Il vescovo D’Ercole dà la benedizione

Le autorità


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