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Individuato il “Nerone”
di Piazza Arringo,
denunciato un ascolano di 40 anni

ASCOLI - Risolto il giallo del maxi ombrellone del "Caffè Orlandi Passion" di Piazza Arringo dato alle fiamme nella notte tra domenica e lunedì. Le indagini della Polizia hanno fatto chiarezza. la Squadra Mobile lo ha individuato in poche ore. L'uomo, che sembra avesse alzato il gomito, ha agito da solo. Adesso è pentito, cheide scusa a tutti e pagherà i danni
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di Andrea Ferretti

Ha un nome e un volto la persona che nella notte tra domenica e lunedì ha dato alle fiamme il maxi ombrellone del “Caffè Orlandi Passion” di Piazza Arringo. Si tratta di un 40enne ascolano il quale è stato individuato nel giro di poche ore dalla Polizia che lo ha denunciato per danneggiamento. Sulle sue tracce si era messa subito la Squadra Mobile della Questura di Ascoli e, dopo aver visionato alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza che sulla piazza non mancano e aver ascoltato alcuni testi.moni (quando “Nerone” è entrato in azione la piaza non era deserta), i poliziotti lo hanno individuato e portato in Questura dove l’uomo ha ammesso le proprire responabilità, così come il fatto di aver agito dopo aver alzato il gomito. Non ricordava infatti bene i particolari, e si sè detto profondamente pentito di quanto accaduto scusandosi con tutti. La stessa cosa che farà quanto prima con il titolare di “Orlandi Passion”, Mauro Cipolla.

Il 40enne finito nei guai non ha precedenti, ma si tratta di una persona normale che, in un momento di “confusione”, ha combinato quello di cui in città si parla da quattro giorni. Aspetto per nulla trascurabile di questa vicenda è che non ci sono questioni particolari tra lui e il locale preso di mira, nè tantomeno il titolare dello stesso. L’ombrellone distrutto dalle fiamme (poi spente dai Vigili del fuoco che hanno evitato che l’incendio si propagasse ad altro) non è stato scelto per un particolare motivo, ma è stato frutto del caso, cioè la prima cosa che gli deve essere saltata in testa in un momento complicato della sua giornata. Un momento che comunque ora gli costa una denuncia da parte della Polizia e, presumibilmente, anche un risarcimento del danno arrecato al locale. Un gesto che se fosse stato commesso da un ragazzo di vent’anni poteva essere definito “bravata”. In questo caso, invece, il termine non è del tutto corretto.

Si può decisamente escludere qualsiasi collegamento con l’aggresione avvenuta due mesi fa ai danni di un barista dello stesso “Orlandi Passion”. In quel caso la vicenda venne risolta dalla Polizia: si trattava di uno straniero. Così come va escluso qualsiasi collegamento con il raid della notte precedente, quella tra sabato e domenica, avvenuto al chiostro di San Francsco dove sono stati strappati manifesti e divelte alcune suppellettili della Festa della Lega. I responsabili dell’evento hanno puntato il dito su persone straniere. L’ombrellone distrutto dal fuoco a Piazza Arringo è invece stata opera di un ascolano che ha agito da solo.

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