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«Osvaldo era la felicità in Terra,
non dimentichiamolo»
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ASCOLI - Scoperta la targa in memoria dello sfortunato ciclista morto il 22 luglio dopo il terribile incidente sull'Annunziata. Il ricordo di Don Andrea Tanchi e il sindaco Guido Castelli, la commozione dei familiari e degli amici bikers
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di Renato Pierantozzi

«Osvaldo era la felicità in Terra, non dimentichiamo e non facciamo morire il suo ricordo». Con queste parole don Andrea Tanchi, in rigorosa tenuta da ciclista (il suo secondo abito dopo quello talare) ha ricordato Osvaldo Tosti, lo sfortunato ciclista ascolano morto il 22 luglio dopo un terribile incidente all’incrocio tra via Ricci via delle Rimembranze sull’Annunziata. Questa mattina (sabato) è stata scoperta una targa con la foto di Osvaldo a due passi da dove si verificò l’impatto tra la sua bici e un furgone. Presenti i familiari del giovane avvocato, il sindaco Guido Castelli e tanti amici bikers che domenica effettueranno una pedalata proprio in memoria di Tosti. «E’ vero che noi ciclisti siamo un po’ indisciplinati -ha proseguito don Andrea- ma in montagna non possiamo andare perché ci stanno i cinghialari, in città ci sono le auto. Invece questo è il mezzo più bello del mondo e Osvaldo ogni volta che incontrava qualcuno lo salutava con il suo classico “alè alè”». «Non dimentichiamo Osvaldo -dice il sindaco Guido Castelli- anche se è come riaprire una ferita e un dolore che è il più grande del mondo».

 

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