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Gli scatti di Della Pasqua ne “la zona Rossa”
Un libro per non dimenticare Arquata

UNA GALLERIA DI IMMAGINI che il fotografo forlivese ha realizzato in due diverse fasi e che oggi esce in 1.000 copie grazie all'impegno della Camera di Commercio. Pescara, Pretare, Piedilama, Capodacqua, Trisungo, luoghi che non saranno mai più come prima e che nessuno può permettersi di dimenticare
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Contardi, Petrucci, Sabatini e Della Pasqua

di Luca Capponi 

A certe immagini non ci si dovrebbe abituare mai. Perché se il cuore smette di scuotersi, allora proprio non c’è speranza. Invece così non è. Lo si vede dagli occhi lucidi del sindaco Aleandro Petrucci, dalla voce rotta di Gigi Contardi, dal modo in cui il fotografo forlivese Marco Della Pasqua parla del progetto che ha messo su «col solo scopo di documentare, senza la pretesa di fare scoop a dare vita a qualcosa di eclatante».

La copertina del libro

Si chiama “la zona Rossa” il volume che racchiude gli scatti realizzati ad Arquata e frazioni in due diverse fasi, la prima dal gennaio al luglio 2017 e la seconda qualche mese fa, nel settembre del 2018. Una sequenza di immagini che toccano l’anima, accompagnate dalle parole di Valentina Trenta, e che restituiscono la situazione in zone come Pescara del Tronto, Pretare, Capodacqua, Piedilama, Spelonga, Trisungo; luoghi che non saranno mai più uguali a prima, falciati da un diavolo chiamato terremoto.
«Il progetto aveva già visto la luce un anno fa in 600 copie andate subito esaurite -spiega il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini-. E’ stato Alessandro Visotti, che ringrazio, a darci la possibilità di rilanciarlo integrandolo con nuove foto e con i versi della Trenta. Da qui, l’idea di stamparne altre 1.000 copie ma in una edizione rinnovata. Siamo al fianco del territorio di Arquata da due anni e lotteremo fino alla fine affinché non venga mai lasciato solo: questo libro è una testimonianza per non dimenticare ma anche uno sprone per far sì che lì si possa ricominciare a vivere».

Arquata tiene duro

«L’intento era quello di restituire la situazione di zone così devastate, di cui si è sempre parlato poco -racconta Della Pasqua, che in 7 mesi ha scattato oltre 2.000 foto- Volevano creare un documento che restasse per le generazioni a venire e rilanciarlo dandogli una prospettiva nuova fatta di speranza e futuro. Lo divulgheremo anche a livello nazionale, poiché l’attenzione resti alta il più possibile».
«Lontano da qui si stanno dimenticando di voi, dobbiamo fare in modo che non accada. “la zona Rossa” servirà anche a questo, il libro può essere un grimaldello per le coscienze» le parole di Contardi, che fa parte dell’encomiabile Comitato Spontaneo Associazioni Savignanesi per i terremotati del centro Italia, che ha fatto da tramite all’incontro tra Della Pasqua e Arquata durante l’attività di volontariato operata sin dall’agosto 2016.
«Vedere queste immagini è un’emozione, credo si tratti di un’opera molto importante per tutta la comunità. -conclude Petrucci- Ringrazio gli attori di questa iniziativa a nome di Arquata, nessuno qui ha intenzione di mollare».


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