Stoccaggio macerie ad Arquata (foto Vagnoni)
Caso macerie, il sindaco Guido Castelli insiste sulla necessità dell’affidamento alla società Ascoli Servizi Comunali. Di mezzo c’è una bella “torta” di denaro (10 milioni di euro di ricavi) che ora andranno al consorzio maceratese “Cosmari”, interamente pubblico. Castelli ha tirato fuori il “caso macerie” nel corso dell’incontro svoltosi a palazzo Arengo con il senatore Vito Crimi, sottosegretario con delega al terremoto. Presenti anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, Giorgio Fede e Roberto Cataldi. «Nel marzo 2017 la Regione Marche- sottolinea Castelli- decise di affidare il servizio dello smaltimento delle macerie alla PicenAmbiente per le province di Ascoli e Fermo e alla Cosmari per la provincia di Macerata. Tutto questo ai sensi dell’articolo 28 comma 6 del decreto legge 189 sul terremoto.
Crimi e Petrucci davanti alle macerie
La PicenAmbiente, nell’anno di svolgimento dell’incarico, ha smaltito circa 268mila tonnellate di macerie». Qualcosa però è cambiato dall’agosto del 2018. «Sono arrivate infatti delle contestazioni da parte della Regione alla PicenAmbiente- aggiunge Castelli- con conseguente revoca dell’affidamento. Ai sensi dell’articolo 28 del decreto legge sopracitato la Regione avrebbe dovuto affidare i lavori di smaltimento ad un’altra società pubblica più prossima al luogo di raccolta delle macerie, ovvero Ascoli Servizi Comunali. Non si sa bene per quale motivo- evidenzia ancora Castelli- la Regione ha deciso di affidare questo servizio, che ha un importo di ricavi pari a 10 milioni di euro, alla Cosmari anche per quanto concerne le province di Ascoli e Fermo». Tale anomalia denunciata dal sindaco è stata proprio alla base dell’incontro con il sottosegretario Crimi. «
Guido Castelli
Siccome questa decisione penalizza in maniera evidente Ascoli Servizi Comunali- dice Castelli- mi chiedo: la Regione non ha voluto accrescere il volume del fatturato di una società che appartiene per il 60% al Comune di Ascoli? Ovviamente Ascoli Servizi Comunali ha già impugnato tale provvedimento ed in merito si esprimerà il Tar». Il sindaco ha inoltre voluto sottolineare come la Cosmari, da metà novembre al 9 gennaio 2019, «ha rimosso appena 2097 tonnellate di macerie, quando invece la PicenAmbiente, prima della revoca, rimuoveva dalle mille alle 1400 tonnellate al giorno- dichiara Castelli-. Appare evidente la discriminazione ai danni della nostra società partecipata. Al sottosegretario Crimi, che ha comunque promesso di occuparsi della questione, abbiamo evidenziato questo fatto oltre alla gravissima situazione di stallo che riguarda la raccolta delle macerie».
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