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Ecco “Unicambus”,
studenti più vicini all’Università

SAN BENEDETTO - Il servizio è gestito dalla Contram con una frequenza di circa 10 corse settimanali, andata e ritorno, dal lunedì al venerdì. Fa tappa anche a Pedaso, Porto San Giorgio e Civitanova Marche alla volta dell'Ateneo di Camerino. Un modo per aiutare i collegamenti tra i luoghi del sisma
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È partito questa settimana il nuovo servizio di collegamento di trasporto pubblico San Benedetto del Tronto-Camerino per gli studenti e tutto il personale dell’Università degli studi di Camerino. L’Unicambus (così stato chiamato il servizio) è operato dall’azienda Contram grazie all’ordinanza della Protezione civile numero 418 del 2016, che prevedeva servizi di trasporto pubblico locale a favore degli studenti universitari nelle sedi colpite dal sisma ove c’è una carenza di alloggi per studenti e dall’ordinanza 553 che ha reso disponibili ulteriori risorse per i collegamenti universitari. Inoltre, la stessa ordinanza prevede anche ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016 che, in particolare, la Regione Marche è autorizzata a predisporre interventi di potenziamento della capacità del trasporto pubblico locale necessari a consentire i collegamenti sia extraurbani che urbani per ragioni lavorative, di studio, sociali e sanitarie.

Il percorso, sul quale sono effettuate circa 10 corse settimanali dal lunedì al venerdì, con un potenziamento della frequenza il lunedì ed il venerdì, prevede anche le fermate intermedie di Pedaso, Porto San Giorgio e Civitanova Marche. Un collegamento rapido ed efficiente per le centinaia di studenti e lavoratori che devono raggiungere le facoltà di Camerino, ma anche per le centinaia di studenti che frequentano il corso di laurea di Biologia della nutrizione al polo sambenedettese di Unicam.

Fabio Urbinati (Foto Vagnoni)

«Un servizio che facilita decisamente le condizioni di mobilità di studenti e lavoratori da e verso i luoghi del sisma e che qualifica tutta la Riviera delle Palme dove, grazie al corso di laurea in Biologia della nutrizione, risiede un gran numero di studenti. Ma la città è anche bacino di studenti verso le altre facoltà di Unicam – afferma il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati –. Si tratta, dunque, di un collegamento importante per tutto il nostro territorio. L’ateneo ha dimostrato di saper superare grandi difficoltà come quelle create dal terremoto e di saper continuare a crescere, facendo leva sulla forza della sua storia, della sua tradizione e del suo radicamento sul territorio».
«Per tutto questo -conclude Urbinati- voglio esprimere il mio ringraziamento al rettore, Claudio Pettinari, che ha avuto la sensibilità di tenere connessa Camerino al resto delle Marche, ma anche al presidente della Contram, Stefano Belardinelli, alla dirigente della Regione Marche, Letizia Casonato, ed alla Protezione civile che ha previsto il servizio nella sua ordinanza».


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