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Ascoli in crisi, emergono i numerosi
errori di mercato e la classifica preoccupa:
Vivarini saprà reagire?

SERIE B - Discutibili diverse operazioni effettuate dal diesse Tesoro. Tanti giocatori, ma squadra incompleta. La nuova proprietà dovrà fare la sua esperienza. Il futuro passa attraverso i prossimi avversari: Cremonese (fuori sabato 23 febbraio) e Foggia (in casa martedì 26)
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Il terzo gol della Salernitana: Milinkovic-Savic ci prova, Brosco guarda, Iniguez alza il braccio e… Jallow segna (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Sembra essersi disciolto come neve al sole l’Ascoli che nella prima parte del campionato aveva messo sotto Verona, Benevento e Lecce, ovvero tre avversarie tra le prime della classe. La squadra di Vivarini mostrava vitalità praticando un gioco offensivo, ma sempre equilibrato. Piaceva ai tifosi. Era un Ascoli che prometteva bene e faceva sognare. Quell’Ascoli sembra non esserci più. Con il passo del gambero, ora sta pericolosamente scivolando verso il fondo. Le cifre sono incontestabili: 9 gol nelle ultime tre partite in casa indicano lo stato di salute della squadra di Vivarini che sabato scorso è stato per la prima volta fischiato da una parte dei tifosi. L’Ascoli si è fatto impallinare dalla Salernitana con 4 gol, nonostante fosse passato in vantaggio dopo meno di tre minuti con Ninkovic, uno dei pochi a salvarsi dal generale naufragio.

Il patron Pulcinelli, Troiano e l’allenatore della Salernitana Gregucci prima della partita (Foto Edo)

Stanno uscendo fuori gli errori di mercato, scelte sbagliate, l’ingaggio di calciatori limitati da problemi fisici, troppo spesso e troppo a lungo infortunati. Perucchini, Kupisz, Ingrosso (zero minuti) presi a luglio sono stati ceduti a gennaio, la prima punta che serviva come il pane che non è arrivata, il balletto dei portieri che ha creato solo confusione (Perucchini, Lanni, Bacci, Fulignati e, adesso, Milinkovic-Savic che non si è presentato in maniera convincente). A livello numerico l’Ascoli ha due squadre e mezza. In realtà non ne ha neppure una, se è vero che sta ancora aspettando De Luca dall’Entella e sta sondando il mercato degli svincolati. Qualcosa, o più di qualcosa, nelle due sessioni di mercato è stato sbagliato. Dovrà ammetterlo anche il ds Tesoro che ha effettuato scelte discutibili.

Il quadro è completo se aggiungiamo le difficoltà di Vivarini, per la prima volta impegnato in una piazza dove intorno al calcio c’è forte pressione sette giorni su sette (Ascoli non è Teramo e neppure Latina). Anche la nuova proprietà, che ci sta mettendo tanto impegno per gestire società e squadra, dovrà fare la necessaria esperienza per agire al meglio. La classifica non è confortante. L’Ascoli ora è più vicino alla zona playout che a quella playoff. Cremonese fuori e Foggia in casa i prossimi due avversari. La situazione è certamente rimediabile, ma c’è poco da essere allegri.

PICCHIO VILLAGE – Intanto Vivarini non perde tempo e, in vista dell’impegno di sabato a Cremona, ha fatto sudare i bianconeri anche di domenica dopo aver analizzato insieme a loro il 2-4 di sabato con la Salernitana. La squadra è poi tornata ad allenarsi oggi lunedì: lavoro differenziato per Addae e Ninkovic, out Lanni e Ardemagni. Domani seduta mattutina.

 


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