Ciciretti dopo la punizione capolavoro che ha portato in vantaggio l’Ascoli col Benevento (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Il turno infrasettimanale di martedì riserva all’Ascoli la trasferta di Padova. È una partita assai delicata e ricca di insidie perché i veneti, penultimi in classifica, giocheranno con il coltello fra i denti. All’andata, nel giorno in cui l’Ascoli festeggiava il 120°, il Padova gli rovinò la festa vincendo al “Del Duca”. Quel giorno sulla panchina esordì Foscarini che aveva appena sostituito Bisoli. Quest’ultimo a dicembre è stato richiamato e poi di nuovo esonerato a marzo. Al suo posto Centurioni. Una serie di cambi che non ha giovato, anzi probabilmente danneggiato, il Padova che è precipitato in classifica. La squadra adesso è guidata dall’ex difensore Matteo Centurioni, trainer della Primavera, che ha esordito pareggiando 1-1 il derby di Cittadella. Contro l’Ascoli farà il debutto casalingo.
Lanni col Benevento, in campo dopo tre mesi (Foto Edo)
I 22 calciatori convocati da Vivarini sono da domenica sera in Veneto. Anche stavolta l’Ascoli ha anticipato di un giorno la partenza per preparare meglio la partita. Come previsto, sono rimasti a casa i tre squalificati Ardemagni, Brosco e Troiano, più gli attaccanti Beretta, Ngombo e il terzino D’Elia infortunati. All’Euganeo rientreranno Padella e Rubin in difesa, Addae e forse Casarini a centrocampo, mentre al posto di Ardemagni la punta sarà Rosseti con il sostegno di Ciciretti e Ninkovic. Il modulo tattico cambia e dovrebbe essere un 4-3-2-1. Scontata la conferma di Lanni fra i pali, con due novità in difesa: il rientro di Padella accanto a Valentini e Rubin terzino sinistro. Confermato Laverone a destra. A centrocampo Addae al posto dello squalificato Troiano con Casarini (o Cavion), poi Ciciretti e il rientrante Ninkovic alle spalle di Rosseti.
L’Ascoli ha un discreto vantaggio sulle ultime sette squadre, ma ha bisogno di un risultato positivo per non farsi risucchiare in zona retrocessione. Il calendario che attende i bianconeri è molto difficile. Nel girone di ritorno l’Ascoli ha vinto una sola partita, a Cremona, e tra i tifosi regna il malcontento. Vivarini dopo Ascoli-Benevento è stato per la prima volta fischiato dai tifosi, ma la società gli ha confermato fiducia. Che il tecnico abruzzese dovrà dimostrare di meritare a Padova e poi domenica prossima contro il Pescara al “Del Duca”.
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