Pd, la spaccatura è ufficiale
In corsa il duo Ruggieri-Cappella

MONTEPRANDONE - Neanche l’annullamento delle Primarie, deciso nei giorni scorsi dal partito, convince il vice sindaco Sergio Loggi a tornare sui suoi passi. Frattura difficile da ricomporre. Il sindaco in pectore: «Noi non chiudiamo le porte»
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Emerenziana Cappella e Orlando Ruggieri

di Claudio Felicetti

La scelta del candidato sindaco spacca in due il Pd e l’amministrazione uscente. La rottura si consuma proprio nel giorno in cui il partito presenta ufficialmente a Centobuchi il tandem Orlando RuggieriEmerenziana Cappella per le comunali del 26 maggio prossimo. Neanche l’annullamento delle Primarie, deciso nei giorni scorsi dal partito, convince il vice sindaco Sergio Loggi a tornare sui suoi passi. Loggi forza i tempi e a mezzogiorno annuncia la formazione di una propria lista insieme agli altri “dissidenti” Fernando Gabrielli, Daniela Morelli (assessori) e Pacifico Malavolta (consigliere comunale e provinciale). Frattura insanabile? «Noi non chiudiamo le porte – dirà Ruggieri al termine della conferenza stampa- invito fin da ora Loggi a un confronto, ma lui sia più rispettoso del partito». Più realista il responsabile del tesseramento Fabio Fares: «Loggi è stato un iscritto del Pd fino al 2018, ma se oggi volesse rinnovare la tessera, gli si dovrebbe chieder conto delle sue ultime posizioni nei confronti del partito. Fa male sentire dire da lui, assessore uscente, che ci sono stati giochi di palazzo. Ricordo che nessuno dei tre aspiranti alle Primarie, tra cui lui, ha avuto da obiettare qualcosa davanti all’assemblea degli iscritti. Era comunque inopportuno fissare le primarie a dicembre, soprattutto per non intralciare l’attività amministrativa».

Ruggieri, Paniccià e Menzietti

La divisione incombente, comunque, non riesce a scalfire il clima di ottimismo che contagia i vertici del Pd e i candidati Ruggieri (sindaco) e Cappella (vice), quest’ultimi apparsi sorridenti e riappacificati dopo giorni di tensioni e contrapposizioni.

In apertura, tocca quindi al segretario di Circolo, Alessio Capecci, rifare la cronistoria dei passaggi cruciali che hanno portato alla situazione attuale. «Prima di fissare le Primarie – ha riferito Capecci – ci sono stati diversi incontri alla presenza del segretario provinciale Matteo Terrani e dei tre possibili candidati. Purtroppo, non è stata trovata una sintesi, e a quel punto l’assemblea degli iscritti ha deciso per le Primarie. Va ricordato – ha scandito Capecci – che Loggi ha condiviso tutti i passaggi, ma due giorni prima dell’assemblea decisiva ha spiazzato tutti scegliendo un percorso autonomo fuori dal partito».

Piero Paniccia, presidente della Commissione per le Primarie, ha rivendicato il merito di essere riusciti a tenere unito il partito e ad aver raggiunto una mediazione utile per tutti.

Alessio Capecci

«Ringrazio tutto il partito – ha esordito pacato Ruggieri nella veste di sindaco in pectore, lontano parente dell’”Orlando furioso” dei giorni scorsi –  che in una situazione delicatissima è riuscito a trovare una quadra. Qualcuno ha parlato di finte Primarie – ha continuato l’ex deputato – invece c’è stata una vera e propria competizione, anche se talvolta ho usato toni eccessivi, di cui mi sono scusato con tutti. Il mio obiettivo prioritario sarà quello di andare nella direzione di una continuità amministrativa con l’apporto del partito e della società civile. Questo mio impegno parte dalla considerazione che l’amministrazione uscente ha avuto un’ossatura che ha retto anche in momenti molto difficili. Nei primi 100 giorni di governo – ha annunciato Ruggieri – dovremo attuare due grandi iniziative, la prima per rilanciare il capoluogo come centro attrattivo-turistico dopo le ferite del terribile terremoto, le altre due, su sicurezza e salute, a Centobuchi, con il completamento del progetto di videosorveglianza nei vari quartieri, in collaborazione con associazione dei carabinieri in congedo, e un monitoraggio delle polveri sottili soprattutto lungo la Salaria congestionata dal traffico».

La pace tra i due ex sfidanti viene sancita dalle parole di Cappella: «Ho fatto un passo di lato perché a volte le ambizioni personali vanno messe da parte per il bene comune. Il nostro obiettivo condiviso è ora quello di rilanciare il progetto di ‘Uniti per la città’ iniziato con l’ex sindaco Bruno Menzietti e proseguito poi dall’attuale primo cittadino Stefano Stracci». L’assessore ha poi ricordato alcuni interventi prioritari per la futura amministrazione come un nuovo asilo, la ristrutturazione del palazzo municipale, la pubblica illuminazione. L’ex primo cittadino Menzietti, dopo aver letto un messaggio di incoraggiamento del sindaco Stracci, impossibilitato a partecipare, ha ringraziano Cappella per la sua disponibilità e ha ricordato un saggio e famoso detto della politica «se ci si divide, si perde», aggiungendo che talvolta «è meglio un pessimo accordo che una causa vinta».

Elezioni, il vice sindaco Sergio Loggi si candida con una sua lista civica

Sergio Loggi


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