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Samb, la vittoria non basta
Il presidente Fedeli spara a zero:
«Sperate che venga qualcuno all’altezza»

SERIE C - Il massimo dirigente rossoblù è un fiume in piena: «Ma chi pensate che voglia prendere la Samb e viene qui a buttare soldi? Difficilmente troverete un altro Fedeli. A San Benedetto sapete fare solo chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere». Mister Magi: «Otitma prestazione». Russotto: «Dedico gol e vittoria a mio figlio e alla mia compagna»
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di Benedetto Marinangeli

La larga vittoria sull’Albinoleffe non accontenta il patron Franco Fedeli che è si soddisfatto per il ritorno alla vittoria della sua Samb ma allo stesso tempo non risparmia strali contro tutti e tutto. Oggetto del contendere il futuro del club rossoblù. Fedeli non cambia idea. «Arriviamo a giugno, poi vediamo – esordisce così il massimo dirigente rossoblù – ma chi pensate che se la voglia prendere la Samb e viene qui a buttare soldi? Difficilmente troverete un altro Fedeli».

Franco Fedeli al “Riviera” pochi minuti prima del fischio d’inizio di Samb-Albinoleffe

E poi ecco l’attacco alle forze imprenditoriali locali. «Credete che qualcuno della città si sia fatto sentire? Ma figuratevi. Qua se ne fregano tutti – aggiunge – sono solo bravi a parlare male di chi c’è. Cosa farò se non trovo acquirenti? Dovrete trovare i soldi per l’iscrizione, 600.000 euro di fideiussione e 70.000 per la domanda. A San Benedetto, lo ripeto, sapete fare solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Con l’ incasso di oggi non riusciamo neanche a ripagare gli steward. Si parla sempre del Ballarin, della Fossa dei Leoni ed invece sono solo chiacchiere. Dovete sperare che venga qualcuno all’ altezza di condurre la società ed abbia capacità economica».

Fedeli prosegue così il suo j’accuse. «Io vengo a San Benedetto solo la domenica. Ma qua la società è allo sbando, gestita da Palma e da una ragazza. Ogni volta che sono qui trovo sempre delle sorprese. Oggi, ad esempio ho saputo che potevamo fare solo tre formazioni giovanili ed invece ne abbiamo otto. Cinque stipendi in più, cinque iscrizioni, cinque materiali da comprare. Ma che le facciamo a fare se in questi quattro anni non abbiamo tirato fuori neanche un ragazzo, neanche uno. Questa è una gestione fallimentare».

La colpa di chi è allora? La Samb è stata gestita sempre da Andrea Fedeli e dal suo staff fino a quando l’amministratore delegato rossoblù si è eclissato abbonando tutto e tutti. «Colpa di mio figlio? – afferma Fedeli – colpa di tutto. Se ci fossi stato io le cose sarebbero state diverse, ma io non ho tempo. Certo a San Benedetto ho due aziende e lì ho dei responsabili di cui mi fido. Invece alla Samb è tutta una spesa». Un po’ di autocritica, comunque, non guasterebbe.

Ma se Fedeli dovesse restare alla Samb cosa farà? «Nel caso in cui dovessi rimanere ma è alquanto improbabile, mi libererei di tutti i calciatori che costano tanto e poi prenderei ragazzi in prestito o giovani per fare incasso sui minutaggi. Ma siamo solo nel campo delle ipotesi. Di certo non vorrò sentire cose come “Presidè compra questo”, “Presidè caccia i soldi”, perché qua continuo a ricevere gli insulti sui social. Sono solo cafoni? Intanto si fanno sentire».

Ed infine, come al solito, dulcis in fundo l’attacco frontale ai giornalisti “vil razza dannata”. «A San Benedetto – sentenzia Fedeli – ce l’avete con la Samb. Date solo notizie negative per la società e fate solo polemica. Invece di remare tutti nella stessa direzione ci date sempre contro. Uno dei motivi del mio addio è proprio la stampa. Accetto sempre le cose vere ma non le invenzioni».

E sulla vittoria sull’ Albinoleffe ecco il Fedeli pensiero. «Lamentarsi oggi è un delitto anche se i lombardi nella prima mezzora ci hanno messo in difficoltà. Poi ecco il gol del vantaggio ed è uscito fuori Russotto. Negli spogliatoi gli ho fatto i complimenti e di continuare così. Non è la Samb delle ultime partite dove stentava a pareggiare o incassava tante reti. Bisogna continuare su questa strada».

Mister Magi

Prima vittoria sulla panchina della Samb per Beppe Magi.«E’ passato tanto tempo – dice il tecnico rossoblù – circa un anno. Ma il merito è tutto dei ragazzi che hanno  riportato in campo la rabbia del dopo Bolzano ed il lavoro svolto in settimana. Ora però dobbiamo confermarci sabato prossimo a Rimini. Un successo importante per tutta la squadra che non accetta di fare un campionato anonimo e l’applauso finale dei nostri tifosi è stato strameritato. Ci siamo giocati la partita sapendo che affrontavamo un avversario tosto. Non abbiamo avuto il braccino corto, rischiando più del dovuto e giocoforza concedendo qualcosina in più. Nel primo tempo l’Albinoleffe ha creato le sue occasioni ma nella ripresa ho visto una Samb che non ha subito la partita come nelle ultime due domeniche, ma una squadra aggressiva che pressava alto. Effettivamente abbiamo rischiato più nel primo tempo che nella ripresa».

Il rigore trasformato da Russotto

Su Russotto e Stanco, Magi la pensa così. «Oggi Russotto ha spaccato la partita. Stiamo parlando di un calciatore che quando sta bene trova da solo la posizione e gli spazi in campo.  E’ giusto che a tirare il rigore sia stato proprio Russotto perché era in stato di grazia. Ed il fatto che i suoi compagni gli abbiano dato l’incarico è una cosa estremamente importante. Sono contento anche per Stanco. Il nostro bomber lavora sempre forte ed anche lui ha passato momenti difficili. Debbo però dire che anche chi è subentrato ha giocato con la massima determinazione. E questo è sinonimo di compattezza di squadra. Ma da domani dobbiamo pensare solo al Rimini che oggi ha preso una bella scoppola con il Monza e che contro di noi si giocherà il tutto per tutto in prospettiva salvezza».

Dinanzi a microfoni e taccuini si presenta Andrea Russotto. «Sono contento – analizza – perché la Samb ha disputato una buona partita. Il 3-0 può fare pensare ad altro perché abbiamo affrontato un ottimo Albinoleffe. E’ stata la vittoria del gruppo davanti alla nostra gente. Siamo contenti anche per i nostri tifosi. Sul rigore Ilari mi ha detto se volevo calciarlo, poi è venuto Miceli che mi ha portato il pallone. Gesti che ho apprezzato tantissimo e li ringrazio per questo. In questa stagione ho avuto parecchi problemi. Il virus mi ha debilitato tanto ed al rientro ho anche disputato partite non all’ altezza, pagansdo anche questa situazione. Per un calciatore è importante avere la fiducia della società, del mister e dei compagni perché ti porta ad esprimerti al massimo. Mi auguro di continuare così. Dedico questo gol a mio figlio con cui sono sceso oggi in campo ed alla mia compagna. L’ingresso con il piccolo in braccio mi ha dato tanta carica e la vittoria è per lui. Da parte mia sono in debito con la società e la tifoseria. Per questo motivo darò il massimo fino alla fine. Ora a salvezza acquisita dobbiamo consolidare la nostra posizione nei playoff».

Ha la delusione dipinta in volta il tecnico dell’ Albinoleffe Michele Marcolini. «Torniamo a casa con sul groppone un risultato rotondo. La prestazione, però, c’è stata ed alla fine la differenza l’hanno fatta i singoli. Abbiamo avuto  sia le occasioni per passare in vantaggio che per riaprire l’incontro ma non le abbiamo capitalizzate. Una sconfitta che ci fa male. Oggi dovevamo essere più brutti e portare a casa qualche punto».


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