di Andrea Ferretti
Parcheggi, il dilemma di una città. La città è Ascoli, che non è la prima, e non sarà sicuramente l’ultima, a dover fare i conti con una delle piaghe nazionali, come ormai viene definita la ricerca di stalli: a pagamento, riservati ai cosiddetti “autorizzati”, liberi che siano. L’ultima segnalazione arriva da un lettore di Cronache Picene e riguarda il versante est di corso Mazzini, quello che va dalla Fontana dei Cani (angolo via Sacconi) alla chiesa del Carmine.
In questo tratto di corso Mazzini possono circolare solo gli “aventi permesso”, e la sosta è consentita – come da segnaletica verticale – agli “autorizzati”. La strada è tra quelle che per una volta alla settimana devono essere sgomberate per la pulizia. Qui il giorno è il sabato e il rischio multe è dalle 5 alle 8 di mattina, eccezion fatta per i giorni festivi. Parcheggiare, comunque, è consentito. Ma al nostro lettore-segnalatore sorge un dubbio, e quindi una domanda: dove dovrebbero passare i pedoni visto che metà della strada è occupata dalle auto in sosta e l’altra metà viene percorsa da quelle in transito?
Sul versante opposto di corso Mazzini (ovest), che va da Piazza Sant’Agostino a Porta Romana, da anni è stato ricavato uno spazio per i pedoni i quali, per non essere travolti dalle auto possono camminare tra le auto in sosta e i muri delle case. Sul lato est della via più lunga di Ascoli, invece, non è così anche perchè non c’è spazio a sufficienza per accontentare sia chi parcheggia che chi cammina. Al momento i penalizzati sono sicuramente i cittadini che vanno a piedi.
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