È un Ascoli convincente
A Perugia con personalità:
è mancata solo la vittoria

SERIE B - Il pareggio non va disprezzato, ma c'è rimpianto: bianconeri in vantaggio per 18 minuti, poi palo e rigore negato. Ammucchiata al vertice con dieci squadre in tre punti. E sabato arriva il Venezia
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Zanetti applaude la sua squadra (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

In archivio le prime 10 di 38 giornate. Un quarto di campionato é alle spalle e si può tracciare un primo bilancio. L’equilibrio regna sovrano e la distanza fra le zone playoff e playout é minima. Nei quartieri alti c’è una grande ammucchiata ben dieci squadre (la metà) racchiuse in soli tre punti, aspettando l’esito del posticipo che vede impegnato il capolista Benevento con la Cremonese. La squadra di Inzaghi, vincendo, potrebbe allungare in vetta staccando il Crotone, sconfitto dal Chievo.

L’Ascoli con il pareggio di Perugia (prima ics del suo campionato) ha perso una posizione scendendo dal quarto al quinto posto con 16 punti, insieme allo stesso Perugia e al Chievo. Ma basta una vittoria per effettuare qualche sorpasso e riposizionarsi più in alto. Quella vittoria che la squadra di Zanetti cercherà sabato prossimo al “Del Duca” contro il Venezia.

Tornando all’1-1 di Perugia, l’Ascoli e i suoi mille e più tifosi al seguito sono usciti dal “Curi” con l’amaro in bocca dopo aver cullato il sogno vittoria per 18 minuti, tanti ne sono trascorsi dal vantaggio siglato al 33′ del primo tempo da Scamacca (pronto a sfruttare un gentile omaggio di Falasco) al pareggio di Iemmello giunto su rigore, al 6′ della ripresa.

Scamacca, secondo centro in campionato

L’Ascoli ha giocato con personalità sfiorando due o tre volte il possibile raddoppio. E c’era pure un netto rigore, non visto dall’arbitro Ros, quando Sgarbi ha deviato con il braccio sul palo il tiro ravvicinato di Brosco che un attimo prima aveva colpito il palo. Con il rigore andava espulso il difensore perugino: mancava poco più di un quarto alla fine e la partita probabilmente sarebbe finita lì. Mettiamoci pure l’occasionissima sciupata Brlek smarcato a centro area da Rosseti, che ha dato il cambio ad un generoso Ardemagni, entrando subito in clima partita.

Il portiere Vicario é stato impegnato molto più di Leali e questo la dice lunga sull’andamento della partita. Il pareggio non va disprezzato ma sta stretto all’Ascoli che avrebbe meritato qualcosa di più. Una citazione di merito per Troiano e Padoin, i due veterani che hanno guidato la squadra dall’alto della loro esperienza mostrando anche una buona condizione atletica.


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