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Regionali, Castelli fa buon viso
a cattiva sorte
«Sarò il primo sostenitore di Acquaroli»

POLITICA - L'ex sindaco di Ascoli commenta la scelta di Fratelli d'Italia di non candidarlo alla presidenza della Regione. Ma per lui potrebbe esserci, in caso di vittoria del centrodestra, un assessorato pesante. Più probabile che punti alle prossime politiche prendendo il posto del deputato di Potenza Picena. «L'importante è che le Marche si risollevino»
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di Franco De Marco 

L’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli ha riflettuto un giorno, ieri, dopo l’ufficializzazione da parte di Giorgia Meloni della candidatura a presidente della Regione Marche dell’onorevole Francesco Acquaroli, e oggi sabato 21 dicembre, ha rilasciato il primo commento anche con un videomessaggio su Facebook.  Dice in sostanza di accettare con serenità la decisione pur non nascondendo l’amarezza personale. Almeno a parole afferma di averla presa con serenità impegnandosi a sostenere convintamente Acquaroli. Però l’ex primo cittadino, in realtà, aveva mangiato la foglia da qualche settimana.

Guido Castelli (foto Andrea Vagnoni)

«Io sarò – afferma – il primo sostenitore del centrodestra e della candidatura di Francesco Acquaroli perché ora, pur al di là della mia pur comprensibile punta di amarezza di queste ore, l’importante è pensare al risultato e all’interesse pubblico. Quindi tutti uniti e compatti perché abbiamo bisogno che le regionali delle Marche nel 2020 rappresentino veramente un punto di svolta per una regione che ha bisogno di risollevarsi. Devono rappresentare davvero un punto di svolta per una regione che ha bisogno di risollevarsi». «Colgo l’occasione – continua – anche per salutare e ringraziare le decine e decine di persone che da ieri mi tempestano di messaggi e telefonate per manifestare la loro solidarietà e il loro sostegno. A tutti loro dico che l’importante, veramente, al di là delle questioni personali, sé che si guardi al risultato che è nell’interesse di tutti. La cosa più importante è porre le premesse affinchè la  nostra regionepossa uscire da una crisi così devastante nella quale è stata fatta precipitare a causa della inadeguatezza di chi l’ha governata fino a ora».

Francesco Acquaroli

Insomma l’ex sindaco di Ascoli fa buon viso a cattiva sorte. Ma, per lui, molto probabilmente, nel futuro, ci sarà, in caso di vittoria del centrodestra, un assessorato forte in Regione o, alle prossime politiche, anticipatamente o meno rispetto alla scadenza naturale, un posto nel Parlamento in sostituzione proprio di Acquaroli.
Che cosa ha giocato contro Castelli nella scelta di Giorgia Meloni? Sicuramente il fatto di essere confluito in Fratelli d’Italia solo sei mesi fa proveniente da Forza Italia. Nella corsa per la candidatura, poi, si dice, è stato soprattutto il partito di Ancona, guidato da Carlo Ciccioli, a non essere convinto. Non ultimo che Forza Italia, che fa parte della coalizione di centrodestra, se non un veto vero e proprio abbia mostrato molto poco entusiasmo. Ora si tratta di vedere se Castelli si candiderà o meno alle regionali, come capolista, lui che ha già ha ricoperto questo ruolo. Da interno o anche da esterno per lui ci potrebbe essere un ruolo assessorile di primo piano in caso di vittoria. Oppure punterà direttamente alle prossime politiche? Di sicuro, con la scelta di Acquaroli, maceratese, di Potenza Picena dove è stato sindaco, Ascoli perde l’occasione di avere una sua espressione come governatore.

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