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Marche 2020, inizia la corsa di Acquaroli:
«Confido che i patti verranno rispettati»

E’ PARTITO oggi da Porto San Giorgio il tour elettorale del candidato governatore di Fratelli d’Italia, che sui tentennamenti della Lega risponde: «C’è un accordo tra le forze politiche del centrodestra». Al suo fianco l'ex sindaco di Ascoli Castelli. L'attacco a Conte dopo l’annuncio di una nuova visita ai terremotati
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La prima uscita come candidato governatore di Acquaroli

Prima uscita pubblica di Francesco Acquaroli da quando, lo scorso 20 dicembre, Giorgia Meloni ha annunciato la candidatura a Governatore delle Marche del deputato di Potenza Picena (leggi l’articolo). Oggi sabato 28 dicembre i vertici regionali di FdI si sono ritrovati a Porto San Giorgio per una conferenza indetta da Andrea Agostini, possibile candidato consigliere regionale. E al fianco di Acquaroli c’era Guido Castelli, l’ex sindaco di Ascoli che fino a pochi giorni fa era l’altro papabile candidato di Fratelli d’Italia. «Con Francesco iniziamo una grande avventura, il Pd non ha saputo governare la Regione», ha detto Castelli.

Il freno a mano tirato da Salvini rispetto alla sua candidatura non ha frenato la partenza del tour elettorale di Acquaroli. «C’è un accordo tra le forze politiche del centrodestra e credo si tratti di dare una risposta ai cittadini –  ha liquidato Acquaroli in maniera diplomatica -. Confido che i patti verranno rispettati».

«Occorre fare squadra tra tutti i territori – ha aggiunto l’ex sindaco di Potenza Picena, già candidato Governatore nel 2015 con FdI e Lega  -. La classe imprenditoriale si trova indifesa perché non ha interlocutori. Dobbiamo partire da qui, ridare dignità ai marchigiani e ridare loro la parola. Superata questa prima fase dobbiamo confrontarci per un progetto che sappia ricucire la Regione troppo disgregata. Nord contro sud, costa contro interno, capoluogo contro capoluogo. Ma anche ricucire un rapporto tra cittadini ed istituzioni». Ricostruzione post terremoto, infrastrutture, lavoro, politica turistica. Su questi temi Acquaroli si batte ritenendo siano le priorità per le Marche. «Una sfida difficile ma la prima qualità richiesta sarà il crederci. Dobbiamo restare qui, non scappare, e dare un’alternativa credibile a chi ha governato male fino ad ora. Ma occorre anche una classe dirigente che sappia interpretare queste esigenze di cambiamento». Il candidato presidente non lascia indietro neanche la sanità ed il commercio. «La persona è al centro dell’azione politica del centrodestra ed è la sfida che abbiamo l’orgoglio di portare avanti e per la quale chiediamo l’aiuto di tutti».

Nel pomeriggio Acquaroli ha inviato una nota alle redazioni dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte che, a margine della conferenza di fine anno a Villa Madama, ha annunciato: «Tornerò presto nelle zone terremotate, anche per valutare l’applicazione del dl sisma». «Conte annuncia l’ennesima passerella nelle zone terremotate – attacca Acqauroli – ma i cittadini del cratere attendono fatti concreti, non le telecamere. E sia nell’ultimo decreto sisma che nella manovra economica queste risposte non sono arrivate, prima fra tutti la proroga delle assunzioni dei dipendenti degli uffici sisma comunali e dell’Ufficio speciale che scadranno a breve. Avevamo invitato Conte a non presentarsi più nel cratere, ma venga pure tra i cittadini: a lui chiederemo conto del perché il suo Governo abbia bocciato tutte le richieste dei sindaci e dei territori terremotati dopo averli illusi e ingannati, chiederemo dove sono le risorse per il personale, perché non risponde sulla Zona economica speciale e sulla conformità edilizia, e soprattutto perché continui a discriminare questa calamità non conferendo poteri speciali al commissario straordinario, come invece ha fatto per Ischia e per Genova. Il Governo non ha fatto nulla per la ricostruzione pubblica e privata del centro Italia».


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