di Andrea Ferretti
Ascoli spettrale, come tutto il resto d’Italia, ma la vita deve continuare. E’ il caso dei lavori di rifacimento di Piazza Sant’Agostino, nel cuore della città. Si tratta di uno dei luoghi simbolo del degrado, che non è solo quello dei rifiuti abbandonati e delle scritte sui muri. Ma di una piazza che, insieme a corso Mazzini, rappresenta(va) uno dei luoghi più massacrati di Ascoli a causa di un fondo stradale ideato male, eseguito malissimo (sanpietrini appoggiati per terra come pezzi della Lego) e finito peggio.
La musica sembra essere cambiata e proprio oggi, in coincidenza del primo giorno del totale “Restate a casa”, tecnici e operai hanno dato inizio alla seconda fase che interesserà il lato est della piazza. La parte ovest, quella dove è stato finalmente realizzato un ampio sagrato degno di una delle chiese ascolane più antiche e gettonate dai turisti (quando la trovano aperta, cioè quasi mai).
Le auto che provengono da via delle Torri, da oggi transitano a ridosso del nuovo sagrato, sul fondo realizzato con blocchi rettangolari di pietra grigia già usati in molte altre strade del centro. Sono sì molto resistenti ma finora erano stati utilizzati perlopiù per zone pedonali. Vedremo. A Piazza Sant’Agostino scompaiono quindi i sanpietrini, anche se ormai quelli rimasti al loro posto erano di numero inferiore a quelli divelti, dispersi e perfino sottratti.
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