Il campo “Severino Aurini” di fronte al centro commerciale “Al Battente”
di Renato Pierantozzi
E’ tornato in giunta, dopo un primo via libera avvenuto a gennaio (leggi l’articolo), il piano degli immobili che il Comune di Ascoli intende cedere o comunque valorizzare. Una lista di 40 beni “disponibili da alienare” in tre anni per un incasso previsto di quasi 13 milioni di euro. Tra le “chicche” c’è lo scambio alla pari tra il Comune e il Gruppo Gabrielli del campo sportivo comunale “Aurini” con il complesso “ex Pro Calcio” di proprietà della famiglia ascolana.
A seguito del parere di congruità dell’Agenzia delle Entrate del 20 dicembre scorso, all’Aurini è stato attribuito un valore di 1.329.495,00 mentre l’ex Pro Calcio è stata stimata 1.566.487 euro. Gabrielli, tuttavia, ha rinunciato alla differenza a suo favore. Per il resto in vendita o da valorizzare c’è di tutto: dalla Taverna di Cecco (240.000 euro di cui 45.000 già incassati dall’attuale gestore) al mattatoio comunale di Castagneti (1,5 milioni) a tanti beni che da anni l’Arengo non riesce a disfarsene come l’immobile che ospitava i nomadi ad Appignano (81.000 euro), il negozio “ex Bracchetti” in via Rigantè (48.600) insieme ad una serie di “ex scuole” a Pianacerro (16.200 euro) e Giustimana (16.200 euro), Marino del Tronto (130.000 euro) e Campolungo.
Non mancano altre “chicche” come il palazzo “Cornacchietto” in pieno centro storico (rua del Cassero) per 360.000 euro e il cinema Odeon (648.000 euro). Per il 2021 sono in lista anche l’ex caserma Vecchi in corso Vittorio Emanuele (1,8 milioni) nel 2020, il “Bar degli amici” (250.000 euro), il complesso “ex Regoli” a Campolungo (1,8 milioni) e villa Sgariglia sempre a Campolungo (3milioni). Nel 2022 saranno disponibili anche villa Sgariglia di Piagge (2 milioni) oltre all’ex collegio Cantalamessa di Grottammare per 542.000 euro.
L’ELENCO DEI BENI COMUNALI DA VALORIZZARE
L’ELENCO DEI BENI COMUNALI DA VENDERE
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