Sarà il decreto Conte sulla proroga dello stato di emergenza dal 31 luglio al 15 ottobre (ormai alle porte dopo il voto del Senato – leggi qui) ad avere l’ultima parola sull’eventuale riapertura dell’ufficio Anagrafe assistiti dell’Area Vasta 5.
«Gli uffici dell’Anagrafe assistiti dell’Area Vasta riapriranno al pubblico dall’1 agosto», ha annunciato oggi, 28 luglio, Guido Castelli, responsabile nazionale Enti locali per Fratelli d’Italia e candidato alla Regione Marche, che già nei giorni scorsi aveva sollevato il problema del disagio per gli utenti.
«Non si riapre fino a che persiste lo stato di emergenza – ha dichiarato Giovanna Picciotti, direttore del Distretto sanitario di Ascoli – e se anche si tornerà alla normalità, per decreto nazionale, dal 31 luglio, non ho intenzione di disattivare le linee telefoniche nè la modalità via mail».
E ancora il direttore del Distretto.
«Dal primo agosto è previsto un potenziamento dell’ufficio Anagrafe assistiti».
La chiusura è stata decisa il 12 marzo come misura di prevenzione del Covid, in base ad una nota Asur che chiedeva alle Aree Vaste di promuovere il cambio del medico di medicina generale per via telefonica o per mail, ad oggi ancora valida (leggi qui).
«Sono giunti apprezzamenti da parte di cittadini che hanno considerato questa misura come un vantaggio, evitando loro di doversi spostare, specie se anziani e residenti in Comuni lontani da Ascoli (Montegallo, Acquasanta, Rotella) per un’operazione che può essere effettuata a distanza», precisa la dottoressa Picciotti.
«La porta dell’anagrafe è chiusa. Sono teoricamente attivi due numeri telefonici e un recapito mail per le istanze dei cittadini ma dalle esperienze che ho raccolto dai “malcapitati” che ci hanno provato i tentativi sono stati pressoché inutili», aveva tuonato Castelli,
L’ex sindaco di Ascoli oggi, 28 luglio, ha annunciato: «Questa mattina sono stato informato dalla direzione dell’area vasta 5 che dal 1 agosto l’ufficio Anagrafe assistiti riaprirà al pubblico sia ad Ascoli che a San Benedetto. Si tratta di una buona notizia che consentirà, soprattutto ad Ascoli, un disbrigo più celere e meno indaginoso delle pratiche relative alla scelta del medico di medicina generale nonché quelle relative al rinnovo delle esenzioni.
Mi corre l’obbligo di sottolineare a questo proposito che l’anagrafe assistiti di San Benedetto ubicata in via Romagna non ha fatto registrare le problematiche e le criticità che, al contrario, si sono presentate ad Ascoli, dove si sono verificate problematiche molto rilevanti per i cittadini».
Il Distretto di Ascoli infatti è il territorio che ha subito più disagi per questa chiusura, nonostante l’aggiunta di una linea telefonica (leggi qui), perchè tra il 31 gennaio e il 30 giugno sono andati in pensione 8 medici di medicina generale ed una pediatra (leggi qui).
Gli 8 medici di medicina generale che sono andati in pensione tra il 31 gennaio e il 30 giugno avevano in carico 8.234 assistiti al 31 dicembre 2019 e 3.649 assistiti alla data del rispettivo pensionamento.
Ad oggi gli assistiti che non risultano aver effettuato la scelta di un nuovo medico sono 958.
«Non è dato sapere – scrive l’Area Vasta 5 in una nota – quanti per impossibilità ad accedere fisicamente all’Anagrafe o per mancanza di tempo (ad effettuare una telefonata o una mail) o per non interesse.
Infatti sempre, in occasione di un pensionamento, una quota di pazienti effettua la scelta di un nuovo medico di famiglia a distanza di mesi».
Il dottor Francesco Cesaroni, il nono prossimo al pensionamento, attualmente ha in carico 547 scelte, dato che circa 1000 assistiti hanno già cambiato medico.
Quindi dall’1 gennaio alla data odierna sono state effettuate 8.276 scelte, conseguenti al pensionamento dei medici di medicina generale.
A questi numeri vanno aggiunte le normali attività di cambio del medico, per motivi diversi dal pensionamento del professionista, ed oltre 1000 scelte già effettuate dagli assistiti del dottor Cesaroni.
«Le circa 1.000 scelte al mese – concludono dall’Area Vasta 5 – testimoniano che l’attivazione di 3 linee telefoniche e di un indirizzo mail, in alternativa all’accesso fisico dei cittadini presso la sede Anagrafe assistiti, hanno garantito questa importante funzione (leggi qui)».
m.n.g.
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