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Nel Piceno 61 nuovi positivi
al Coronavirus,
Fioravanti: «Poteri ai sindaci
ma servono le risorse«»

EMERGENZA COVID - Il sindaco di Ascoli commenta alcuni punti del nuovo Dpcm. L'aggiornamento del Sisp
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Il sindaco Marco Fioravanti

Sono 61 i nuovi casi di persone positive al Coronavirus nel Piceno. Lo ha comunicato nella tarda serata di ieri, 19 ottobre,  il servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5. Tra questi, 17 sono emersi dai tamponi processati dal laboratorio di Biologia Molecolare del “Mazzoni” di Ascoli, 25 da Biolab, i rimanenti da altri laboratori privati.

Numeri sempre più importati in una provincia dove l’allarme sta riguardando sempre di più scuole e strutture sanitarie, servizi indispensabili e da tutelare.

Ancora un paziente di 95 anni è risultato contagiato nel reparto Ortopedia del “Mazzoni”, dal tampone effettuato per il trasferimento in altro ospedale per lungodegenti.

Tra gli studenti il virus corre senza risparmiare i più piccoli.

E’ positiva una bimba delle elementari di Acquasanta, Comune con una frazione osservata speciale con oltre 10 casi ed il resto dei residenti in attesa di tampone.

Il problema dei contagi, e quindi del contact tracing, si ripercuote anche sul trasporto scolastico, quando uno studente positivo se n’è avvalso. In questo caso si sottopongono a tampone anche gli altri trasportati.

Un’attività, quella del tracciamento dei contatti, che sta diventando sempre più intensa e impegnativa per il Sisp ed i laboratori che devono esaminare i campioni.

Complicato trovare i contatti con tanti numeri. Difficile stabilire chi, in attesa di tampone, deve rimanere in quarantena. Diversi i protocolli attivati. Ad esempio, il personale sanitario contatto stretto di un caso e in attesa dell’esito del tampone può lavorare.

Può andare a scuola, tenendo la mascherina anche seduti al banco e non solo negli spazi comuni, lo studente in attesa di fare il tampone perchè in classe è emerso un caso di positività (leggi l’articolo sull’argomento riguardante il Liceo “Stabili-Trebbiani”).

Apre stamattina il reparto Malattie Infettive del “Mazzoni” di Ascoli, con 10 posti che arriveranno a 15 (leggi qui).

Poi c’è il nuovo Dpcm di Conte, del 18 ottobre.

Ecco come commenta il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti la parte che conferisce ai sindaci il potere di decidere per le chiusure o ulteriori restrizioni: «Noi combattiamo da sempre per il decentramento. Conosciamo le nostre realtà e siamo contenti di assumerci responsabilità. Ma nell’ottica di una politica responsabile, se mi si dà il potere di chiudere le piazze, devo anche avere i soldi per effettuare i controlli. Altrimenti è tutto inutile. Così come per le restrizioni sulle aperture dei locali pubblici. Se viene meno per i gestori la capacità di produrre reddito, dobbiamo aiutarli a mantenere ugualmente la famiglia».

m.n.g.


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