Ciip spa, via libera al bilancio 2021
senza il voto di quattro Comuni

ASCOLI - In arrivo oltre 20 milioni di investimenti senza ritoccare la bolletta. Contrari i sindaci di Colli del Tronto, Appignano e Castignano per il caso della discarica alla Geta. Astenuto Folignano che aveva chiesto ristori per l'acqua sporca
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di Renato Pierantozzi

Via libera, oggi pomeriggio 11 febbraio 2021, al bilancio di previsione 2021 della Ciip spa (leggi l’articolo) con oltre 20 milioni di investimenti previsti e le grandi sfide legate alla realizzazione dell’anello acquedottistico di interconnessione dei Sibillini, il rifacimento antisismico dell’acquedotto del Pescara e l’acquisto di un “pezzo” della discarica Geta per lo smaltimento dei fanghi di depurazione.

«Un bilancio con sei milioni di utili -commenta il presidente Giacinto “Pino” Alati– e che ci vede impegnati per migliorare sempre di più la situazione legata all’acqua. In merito alla discarica l’ultima parola spetterà come sempre ai sindaci. Per il momento abbiamo messo un’ “opa” in una situazione dove già altri volevano entrare».

Giacinto Alati

Hanno votato contro i sindaci Fabio Polini (Castignano), Sara Moreschini (Appignano del Tronto) e Andrea Cardilli (Colli del Tronto) proprio per la vicenda della possibile discarica targata Ciip in località Alto Bretta nel polo Geta (leggi l’articolo). «La discarica è un problema di tutti», dice Cardilli.

Astenuto Matteo Terrani di Folignano che, su mandato unanime del Consiglio comunale, aveva subordinato il voto favorevole ai ristori per l’acqua non proprio pulita sgorgata dai rubinetti dei cittadini della sua comunità.

Negli ultimi tempi la situazione è comunque migliorata dopo che la Ciip non “clora” più l’acqua di Castel Trosino, ma utilizza i raggi ultravioletti per eliminare i batteri.

«Non è una questione contro l’azienda e chi ci lavora -spiega Terrani- ma il riconoscimento di un disagio vissuto in modo particolare dalla nostra comunità. Non ho cavalcato la protesta e dopo l’incontro con l’azienda i toni si sono anche abbassati».

La mancata unanimità tra i Comuni soci della Ciip è una novità dopo che lo stesso Alati era stato rieletto con il 99% dei voti per il quarto mandato al vertice dell’azienda che guida dal 2009 (leggi l’articolo). Un record nella storia della Ciip.


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