«Un racconto musicale istantaneo dal vivo con il diavolo». Così Marco Fagotti definisce Confessioni di un povero diavolo, progetto basato sul suo spettacolo Affabulazione, in programma mercoledì 31 marzo alle 18,30 e alle 21,30 sui canali Facebook e Youtube di Ossigenomusic.
Marco Fagotti
«Io li chiamo suicidi andati a male e le mie affabulazioni lo sono davvero -spiega Fagotti-. Dal 2013 mi piazzo sul palco e chiedo al pubblico di suggerire delle parole dalle quali ricaverò una storia musicale e narrativa in tempo reale. Entrambi non abbiamo idea di quale sarà l’esito del nostro incontro ma c’è sempre una magia a sostenere questa relazione. Se mi blocco è la fine, se porto a termine il racconto abbiamo fatto un viaggio insieme che non si ripeterà più in quel modo».
La versione per il festival Marche Palcoscenico Aperto prevede che Fagotti sia il diavolo narratore (alle chitarre, strumenti a tastiera, programmazione, narrazione istantanea), Francesco Savoretti quello che batte sui tamburi (percussioni, sonagli, elettronica).
Francesco Savoretti
«Il signor Diavolo è in agitazione, ha scoperto di essere posseduto dagli esseri umani e vuole uscire definitivamente dalle loro anime ma essi non glielo lasciano fare -continua-. Si sta dannando l’anima per capire come abbandonare quegli agglomerati di brutterie. Interagendo con la sua personificazione, lo spettatore potrà interrogarlo e farsi confidare i suoi tormenti che poi sono quelli degli esseri umani e, chissà, aiutare lui e ciascuno a uscire da questa possessione. Lo farà a modo suo, battendo sui tamburi con il suo fido alter ego, pizzicando le corde della sua cetra e proferendo parole di fuoco o lamentazioni piagnucolose. Quello che avrà davanti è un povero diavolo imprigionato. Ma si raccomanda comunque di fare attenzione a non scendere a patti con lui perché anche in queste condizioni potrebbe prendere il sopravvento».
Fagotti è un compositore, musicista e performer. Agli inizi degli anni ’90, Giulio Clementi lo introduce alle tecniche di composizione controllata dal computer che ne fa uno dei primi in Italia ad utilizzare l’informatica nei concerti. È stato il fondatore di Anomolo la prima net-label no-copyright d’Europa che lo porterà a collaborare con il gruppo di lavoro di Gilberto Gil e a confrontarsi con la discografia internazionale nell’era di internet. Ha scritto colonne sonore per il teatro, musicato radiodrammi, pubblicato tre album con i Luxluna e composto colonne sonore per il cinema lavorando con il produttore Donald Ranvaud.
L’accesso allo spettacolo è gratuito. Informazioni: confessioni@ossigenomusic.com.
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