Un viaggio nello spettro autistico al femminile attraverso la poesia. “Versi di Versi“, particolare lavoro editoriale firmato da Diletta Pandolfi, sarà presentato il 25 giugno alle 16, presso il Polo culturale Sant’Agostino.
Diletta Pandolfi
Il libro è frutto di un percorso partito dalla diagnosi di autismo dell’autrice, una condizione neurologica che comporta una diversa sensibilità agli stimoli esterni.
Questa sensibilità, sebbene possa costituire un pregio, non sempre viene valorizzata e compresa. Le persone autistiche, se messe nelle giuste condizioni, possono costituire un arricchimento dell’ambiente (lavorativo e non) in cui si trovano. Purtroppo questo non sempre accade.
I brani presenti nella raccolta narrano di eventi, luoghi e sensazioni vissuti dal punto di vista dell’autismo femminile, attualmente poco noto a livello diagnostico. Inizialmente si pensava che solo i soggetti di sesso maschile rientrassero nello spettro autistico.
Le poesie non seguono una corrente specifica e sono state composte in momenti diversi nel corso del tempo con cadenza irregolare, seguendo una loro evoluzione. Inizialmente la Pandolfi pone l’attenzione su tematiche concrete che concernono gli argomenti più vari. Ci sono poesie in cui si allude a persone incontrate e circostanze familiari vissute durante l’adolescenza e l’infanzia. Caratteristiche peculiarità di questi testi sono l’attenzione ai dettagli e le immagini visive fornite durante la lettura. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone e aiutarle a capire le varie sfaccettature di questa condizione.
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