L’impegno di una famiglia nell’aiutare i bisognosi si è esteso alla comunità, diventando associazione e, trovando sponda nella parrocchia, si accinge ora a diventare sede montana della Caritas.
Don Luca Rammella firma l’atto pubblico di compravendita
Il percorso che ha visto camminare insieme l’associazione “Divina Misericordia”, nata nel 2011, e la parrocchia di Santa Caterina di Alessandria di Comunanza, è culminato nell’acquisto di un locale in paese, dove saranno stoccati i beni da distribuire a chi si trova in difficoltà, ma che – soprattutto – sarà anche quartier generale della Caritas a servizio delle parrocchie di Comunanza e della vicaria
«L’acquisto del locale – ha commentato don Luca Rammella, parroco di Comunanza – è solo il primo passo. Ma molto importante per il progetto, subito accolto sia dalla Caritas nazionale che dal vescovo Carlo Bresciani». Sono stati loro infatti a finanziare l’intervento la prima per un importo pari a 40.000 euro. Mentre 10.000 euro li ha messi il vescovo, personalmente, 6.000 euro sono stati messi dall’Associazione e 5.000 euro dalla parrocchia di Comunanza.
Natalino Marinozzi, ordinato diacono permanente a settembre scorso dal vescovo Carlo Bresciani
La “Divina Misericordia”, presieduta da Lauretta Cesetti, moglie del diacono, Natalino Marinozzi, opera nel territorio delineato dall’Ambito sociale 24, assistendo circa 320 persone (120 famiglie) divise tra il Piceno ed il Fermano, inglobando la vicaria Beata Maria Assunta Pallotta, che comprende, oltre a Comunanza, anche le parrocchie di Force, Rotella, Montemonaco, Montalto e Patrignone, Montedinove, Madonna del Lago, Montelparo. C’è anche Castignano che però non partecipa all’iniziativa in quanto ne sta portando avanti altre.
Con il supporto di 40 volontari e 130 associati, nel tempo l’organizzazione si è occupata della consegna porta a porta di beni di prima necessità.
L’Associazione “Divina Misericordia” ha sempre fatto base a Comunanza, in una sede presa in affitto. Dovendo traslocale, è arrivata l’idea di acquistare un locale dove stoccare i beni, ma anche per essere punto di riferimento di tutta l’area seguita.
È stato don Rammella ad interessare il vescovo e, tramite lui, la Caritas nazionale.
Il notaio Nazzareno Cappelli
«L’organizzazione – dice don Luca – non farà soltanto il porta a porta, per soddisfare le necessità della popolazione. Amplieremo l’offerta con altri servizi, come esistono in altri centri Caritas.
La parrocchia ha già un centro di ascolto, dove intervengono psicologi del Centro Famiglia, sacerdoti e, una volta al mese, monsignor Gervasio Gestori vescovo emerito di San Benedetto.
La richiesta è alta, soprattutto in questo periodo difficile, perché caratterizzato da sisma e pandemia».
Il costo del magazzino è stato di 46.000 euro, poco meno di 4.950 sono stati spesi per l’atto notarile, rogitato dal notaio Nazzareno Cappelli di Ascoli che ha però rinunciato al suo onorario. Così pure l’agenzia che si è occupata della transazione, “Avio Fioravanti” di Comunanza, non ha applicato commissioni agli acquirenti.
Tolte le spese, quanto resta della somma approntata servirà per le opere di adeguamento del locale (illuminazione, riscaldamento, rifacimento degli impianti nei servizi, posa di mattonelle sul pavimento, che al momento è grezzo). Il sindaco di Comunanza, Alvaro Cesaroni, ha promesso un aiuto per la sistemazione dell’impiantistica.
Un operazione corale verso la realizzazione di un centro Caritas in zona montana, di cui ora più che mai si ravvisa il bisogno.
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