Gian Luigi Pepa
«Sono un assessore che si batte per la sicurezza della propria città, dopo i fatti allarmanti degli ultimi giorni, con ragazzi che picchiano e derubano coetanei e si proclamano “la Mafia”». Così l’assessore comunale di San Benedetto Gian Luigi Pepa, all’attacco del Sindacato autonomo di Polizia.
In una nota firmata da Massimiliano D’Eramo, il Sap afferma che non è competenza di un assessore chiedere rinforzi per il proprio territorio. Anche perché «la provincia di Ascoli – ricorda D’Eramo – versa in condizioni disastrose per carenza di personale per l’età anagrafica molto elevata degli operatori in servizio». E ancora: «La Questura di Ascoli invia ogni settimana 8-10 poliziotti a rinforzo al Commissariato di San Benedetto e non sarebbe possibile inviarne altri, a meno che non si decida di chiudere dei servizi essenziali per il cittadino, anche di San Benedetto, come passaporti, licenze, autorizzazioni varie».
Pronta la risposta di Gian Luigi Pepa: «Non si può permettere che un rappresentante dell’istituzione comunale sia attaccato per una legittima richiesta, la sicurezza della città, rivolta alle figure istituzionali preposte. Un sindacato di polizia mi ha rimproverato pubblicamente per aver chiesto più forze di polizia per la sicurezza della mia città, con un “lui chi è “.
Ferme restando le competenze di ciascuno – continua Pepa – è un mio specifico dovere richiedere a chi di dovere di trovare una soluzione urgente. Ringrazio il signor Questore di Ascoli, il sindacato dei lavoratori di polizia Siulp e tutti coloro che in queste ore mi hanno inviato messaggi di solidarietà per aver supportato le umili ragioni di un assessore che si batte per la sicurezza della propria città».
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