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Whirlpool, un centinaio di lavoratori
napoletani bloccherà i cancelli
dello stabilimento di Comunanza

VERTENZA - Ad attenderli, all'alba di lunedì 6 settembre, i colleghi sindacalisti e lavoratori del sito piceno, dove è stato proclamato lo sciopero. E' la prima tappa dell'iniziativa di protesta, prevista in tutte le sedi nazionali del colosso degli elettrodomestici. La delegazione campana arriverà con 2 pullman 
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Le Rsu della Whirlpool di Comunanza durante una manifestazione

 

di Maria Nerina Galiè

 

Dal 27 settembre i lavoratori della Whirlpool di Napoli potrebbero essere licenziati. A  nulla sono valsi, fino ad ora, gli incontri e le trattative portate avanti da sindacati e governo per far cambiare idea al colosso americano degli elettrodomestici sul futuro del sito produttivo campano. Ma la speranza è l’ultima a morire e continuano a sperare in una convocazione dei Ministeri Sviluppo e Lavoro. Nel frattempo, al via con le azioni di protesta che lunedì 6 settembre, coinvolgeranno anche lo stabilimento di Comunanza.

Due pullman, con a bordo un centinaio di dipendenti Whirlpool di Napoli, arriveranno a Comunanza, con l’intento di bloccare i cancelli dello stabilimento. Ad attenderli, le Rsu di Comunanza ed i lavoratori che aderiranno allo sciopero indetto proprio per supportare la manifestazione dei colleghi.

Comunanza è la prima tappa del “tour degli stabilimenti” che toccherà tutti i siti produttivi italiani.

Una delegazione campana, in una manifestazione a Roma

La delegazione partirà dal capoluogo campano domenica notte, per essere nel Piceno intorno alle 5 del mattino. L’iniziativa è stata dei sindacalisti e lavoratori di Napoli, ma hanno trovato sponda nei colleghi di Comunanza.

«La solidarietà tra lavoratori è importante – ha sottolineato Paolo Marini, Rsu della Fiom Cgil che conferma la partecipazione al picchetto, sia da parte sua che degli altri rappresentanti sindacali – ma saremo lì anche per il nostro futuro. Fino a dicembre 2021 siamo pieni, dal punto di vista della produzione. Ma poi? Nel 2021 scade il piano industriale e certezze non ne abbiamo».

 


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