di Maria Nerina Galiè
Il Piceno ha salutato il 2021 e dato il benvenuto al nuovo anno, mentre tutte le forze dell’ordine e gli operatori sanitari dell’emergenza hanno vegliato e vigilato affinché tutto filasse liscio.
Le restrizioni anti Covid ed il gran numero delle persone contagiate o in quarantena hanno limitato feste in piazza, cenoni e situazioni in cui l’aggregazione era centrale.
Ma questo non ha evitato qualche malore, anche di persone positive al virus che hanno avuto bisogno di essere trasportate in ospedale anche la notte di Capodanno.
I botti, vietati da diversi sindaci, hanno fatto la loro parte: a Roccafluvione un ragazzo ha subito un gravissimo trauma alle mani per lo scoppio di un petardo. Un’auto di è incendiata poiché sulla cappotta è caduto un gioco pirico. Così pure alcuni cassonetti dei rifiuti.
Tanti i controlli anti Covid, nei locali soprattutto della costa, e sulle strade. Ma su questo fronte, a parte qualche sanzione, non ci sono stati episodi eclatanti.
La notte tra il 31 dicembre ed il primo gennaio non è mai una notte qualunque. E l’attenzione, di chi deve fare in modo che i cittadini la trascorrano in sicurezza, è sempre molto alta. In tutta la provincia Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie Locali hanno dispiegato uomini e mezzi per i controlli, per intervenire in caso di problemi ma anche per essere da deterrente per qualche potenziale malintenzionato.
I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Ascoli e del distaccamento di San Benedetto hanno risposto a diverse chiamate e fatto interventi per gli incendi, appunto, ma anche per rimuovere un masso che aveva invaso la strada tra Roccafluvione e Uscerno di Montegallo.
In tanti al lavoro anche sul fronte sanitario, medici ed infermieri del 118 e dei Pronto Soccorso degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, autisti di ambulanze e operatori radio della centrale operativa Piceno Soccorso, che coordina il servizio, sempre in allerta ed in azione alla chiamata, come fanno del resto tutte le notti di feriali e festivi.
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L’equipaggio della Potes di Acquasanta
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