Pnrr, aiuti ai piccoli Comuni per dotarsi di figure professionali esperte

FONDI - La Regione ha messo in campo 100.000 euro, per acquisizione di risorse umane e strumentali, da parte di aggregazioni con almeno due piccoli enti partecipanti (beneficiari del contributo) ed uno di almeno 10.000 abitanti 
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La difficoltà dei piccoli Comuni, per accedere alla opportunità dei fondi Pnrr, sta nell’organizzarsi a livello progettuale e aggregativo, con personale qualificato. A tal fine la Regione Marche ha messo in campo un fondo straordinario di 100.000 euro. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al Bilancio Guido Castelli che parla di intervento innovativo e sperimentale.

«L’attuazione del Pnrr – sottolinea Castelli – presuppone che i Comuni manifestino l’interesse a partecipare ai vari bandi statali, pubblicati ed in corso di pubblicazione, e presentino progetti da attuare per la realizzazione di specifici interventi, quali opere pubbliche e programmi per l’attivazione e per il potenziamento di servizi pubblici.

 

In sede di prima attuazione, è emersa l’esigenza di sostenere l’adeguamento organizzativo di questi piccoli Comuni con popolazione residente inferiore a 3.000 abitanti, con misure aggiuntive a quelle statali, che consentano di finanziare l’aggregazione degli enti in uffici di progettazione di maggiore dimensione organizzativa, attraverso la condivisione di unità lavorative specializzate già in ruolo o con l’assunzione di personale a tempo determinato.

 

Con questa iniziativa – continua l’assessore regionale – si intende quindi promuovere il rafforzamento degli anelli più deboli della rete intercomunale per perseguire l’obiettivo di cogliere appieno le opportunità offerte dai vari bandi pubblicati e in fase di pubblicazione, che comportano l’esigenza che tutti i Comuni dispongano di professionalità esperte nei settori tecnici, geologici, della difesa del suolo, della progettazione di opere pubbliche e dell’europrogettazione, attraverso l’utilizzo di personale proprio, esterno o condiviso nell’ambito di gestioni associate».

 

In particolare le risorse regionali saranno destinate alle spese di funzionamento degli enti con popolazione inferiore ai 3000 abitanti che, in varia forma, si associano con enti più grandi.

 

Si valorizzano così le scelte di programmare il potenziamento degli uffici tecnici preposti alla progettazione di lavori pubblici ed euro-progettazione con il ricorso allo strumento della gestione associata, in tutte le sue possibili declinazioni (unioni o fusioni di Comuni, convenzioni).

 

Saranno ammessi a contributo le spese per acquisizione di risorse umane e strumentali, programmate nel rispetto della vigente normativa, incarichi e contratti pubblici, da parte di aggregazioni costituite per non meno di tre anni con almeno due piccoli Comuni partecipanti, beneficiari del contributo, che raggiungano una dimensione demografica adeguata, con un Comune maggiore, di almeno 10.000 abitanti complessivi, in modo da poter coinvolgere Comuni più strutturati in uffici adeguati.

 


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