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A un anno dal voto il bilancio di Mauro Bochicchio tra traguardi, “disastri” e progetti futuri

CASTEL DI LAMA - A dodici mesi dal prossimo appuntamento elettorale il primo cittadino lamense fa il punto sui primi quattro anni trascorsi in Via Carrafo. Soddisfazione e orgoglio per i risultati raggiunti, non manca un po’ di sana autocritica per alcune scelte contestate dall’opposizione. In attesa dell’ok ai progetti del Pnrr il sindaco si prepara alla sfida della riconferma
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Il sindaco Mauro Bochicchio

 

di Federico Ameli

 

10 giugno 2018, 10 giugno 2022. L’ormai imminente quarto anniversario del successo elettorale dell’Amministrazione comunale targata Mauro Bochicchio ci ricorda – semmai ce ne fosse bisogno – che manca solo un anno alle prossime Amministrative di Castel di Lama.

Ricorrenze a parte, però, già da qualche tempo in paese si respira aria di campagna elettorale. Dalla riqualificazione del quartiere Casette nella parte alta del paese alla dibattuta questione legata al taglio dei nove tigli di Via Roma, passando per l’atteso restyling di Via Scirola e i progetti presentati in ottica Pnrr, sono diversi i temi finiti al centro di un dibattito politico locale più animato che mai.

Mentre liste e partiti, avversari di ieri e sfidanti di domani, scaldano i motori definendo candidati, strategie e possibili alleanze in vista della corsa alla poltrona più ambita di Via Carrafo, insieme al primo cittadino lamense abbiamo fatto il punto su questi primi quattro anni di mandato firmato 5 Stelle, evidenziando i momenti salienti, i traguardi e le sfide che hanno caratterizzato il percorso amministrativo intrapreso dalla giunta pentastellata.

 

Sindaco Bochicchio, sono passati ormai quattro anni dalle elezioni del 2018. Tra “disastri” – termine utilizzato da alcuni membri dell’opposizione e, in un secondo momento, anche da lei stesso in chiave ironica – obiettivi raggiunti e ancora da raggiungere, qual è il suo personale bilancio di questo primo mandato?

«In questi anni abbiamo cercato di portare avanti con i fatti la stessa visione proposta in campagna elettorale. All’epoca non abbiamo fatto promesse strabilianti perché eravamo ben consapevoli delle condizioni economiche del Comune, rimanendo però attenti a cogliere tutte le opportunità che si sono presentate, a cominciare da quelle garantite dall’emergenza sanitaria, che anche attraverso i fondi del Pnrr ha dato vita a una serie di occasioni non preventivabili.

La nostra attenzione si è rivolta principalmente alla manutenzione della città, un aspetto che era rimasto abbandonato nelle precedenti amministrazioni. Siamo ripartiti dalle strade, anche attraverso l’ottenimento di finanziamenti pubblici, e dai parchi del paese, che abbiamo curato nonostante le lamentele e la preoccupazione di alcuni cittadini circa l’erba alta che periodicamente affiora in alcune zone. È normale che in determinati momenti dell’anno la vegetazione cresca a ritmo più sostenuto, una problematica a cui cerchiamo di far fronte nei limiti delle possibilità del personale del Comune e delle risorse a disposizione».

via vignà

Il sindaco Bochicchio taglia il nastro del campo da basket di via Vignà

A proposito di emergenza sanitaria, che impatto ha avuto la pandemia sui programmi dell’Amministrazione?

«Indubbiamente li ha cambiati molto. Per due anni ci siamo dedicati alla gestione dell’emergenza, cogliendo parallelamente una serie di opportunità connesse, ad esempio, al miglioramento dei nostri plessi scolastici. Castel di Lama è l’unico Comune marchigiano a poter contare su impianti di aerazione in tutte le scuole, una decisione che come Amministrazione abbiamo portato avanti con forza sfruttando i fondi messi a disposizione dal Governo. In questo modo i nostri ragazzi potranno usufruire di ambienti più salubri in ogni periodo dell’anno, al di là del virus».

Qual è il risultato di cui va più fiero? E, al contrario, c’è qualche scelta che, tornando indietro, eviterebbe di compiere?

«L’orgoglio più grande è senza dubbio essere riuscito a vincere il bando “Sport e periferie” per la pista, ormai inutilizzata, di pattinaggio. La copertura figurava nel programma delle opere pubbliche di tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate nel corso degli ultimi 15 anni. Abbiamo elaborato un progetto da 500.000 euro finalizzato a ottenere il massimo punteggio per il finanziamento e, a conti fatti, così è stato. Intorno alla metà di giugno la ditta aggiudicatrice firmerà il contratto, per poi dare il via ai lavori.

Si tratta indubbiamente di una grande soddisfazione, ottenuta grazie alla partecipazione a un bando che ha visto protagoniste altre 8.000 pubbliche amministrazioni in tutta Italia.

Al tempo stesso non nego, però, che la comunicazione relativa al taglio degli alberi in Via Roma potesse essere gestita in maniera diversa, pur ritenendo che, al di là delle sanzioni e del ricorso di cui attendiamo l’esito, la decisione di fondo fosse corretta. Negli anni scorsi a Castel di Lama sono state tagliate decine di piante, senza però suscitare la stessa indignazione. Si tratta a mio avviso di una strumentalizzazione politica che, alle porte della campagna elettorale del 2023, fa parte del gioco.

Tre dei nove tigli tagliati in via Roma

Abbiamo vissuto, inoltre, dei momenti delicati anche a settembre 2019 con la questione legata ai pulmini della scuola, che ha coinvolto mezzi di trasporto e autisti nuovi a tre giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Dopo una settimana di inevitabile rodaggio abbiamo messo a punto un metodo e un’organizzazione che prima non esistevano e ad oggi possiamo contare su un piano di trasporto elaborato a partire dal 2020, con tanto di segnaletica per ogni fermata.

Per quanto riguarda poi l’organizzazione eventi, troppo spesso si dimentica che con le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria non è stato possibile mettere a punto un programma che non prendesse in considerazione esclusivamente manifestazioni statiche, all’aperto e con ingressi contingentati. Chiunque, al posto nostro, avrebbe dovuto fare i conti con le medesime limitazioni .

Non nego i miei errori, ma non devo certo vergognarmene: se sbaglio non ho problemi ad ammetterlo e cerco sempre di trovare una soluzione senza dovermi arrampicare sugli specchi, è questa la differenza tra me e chi mi ha preceduto. La perfezione non è di questo mondo, solo chi fa può sbagliare».

Una delle principali critiche mosse all’Amministrazione riguarda la partecipazione di vice sindaco e assessori alla vita politica cittadina e alle attività della macchina comunale. Ha mai avuto l’impressione di dover fare i conti con oneri e onori amministrativi da solo e senza il supporto della sua squadra?

«Ritengo che la partecipazione degli amministratori debba sempre essere valutata in funzione della professione svolta. È chiaro che, in base al proprio mestiere, si possa avere più o meno tempo da dedicare alla macchina comunale, ma non per questo la bontà dell’operato del singolo è vincolata al numero di presenze in municipio, che non sempre equivalgono a risultati concreti.

Per fare un esempio, l’attività – documentabile – del vice sindaco Roberta Celani è molto superiore a quella del suo predecessore Gianluca Re, all’epoca molto presente in Comune. Tra delibere e progetti presentati alle scuole non c’è paragone tra i due.

Sebbene alcuni ritengano che gli assessori debbano essere più presenti in Comune, personalmente dubito molto di chi gira nei corridoi senza però rimboccarsi le maniche per aiutare gli uffici. Abbiamo lavorato costantemente al fianco del personale, mentre altri al posto nostro non hanno mai alzato una penna. Noi lavoriamo, scriviamo atti e progetti e li presentiamo, è questa la differenza tra noi e chi ci ha preceduto».

L’ex vicesindaco Gianluca Re

Negli ultimi mesi si è molto discusso di una possibile alleanza politica tra il Movimento 5 Stelle e il locale Circolo Pd. C’è stato qualcosa di concreto o erano solo voci infondate?

«No, non si è trattato di voci. Noi le persone le incontriamo in Comune e con tanto di lettere di convocazione, modalità che poco si prestano ad eventuali “inciuci”. Da parte nostra abbiamo tentato di avviare una collaborazione che ad oggi non ha visto la luce per il tentennamento di alcuni membri del Pd che evidentemente non vedono di buon occhio questo rapporto.

Ci tengo però a precisare che tutto è avvenuto alla luce del sole: ho sempre convocato l’intero direttivo del partito per comprendere insieme gli eventuali punti di contatto, parlando sempre di programmi e non di poltrone, anche se poi non tutti rispondevano alla convocazione».

Tra incentivi e finanziamenti, la stagione del Pnrr sta per entrare nel vivo. Cosa possono attendersi i lamensi per questo ultimo anno di mandato?

«Quasi tutti i progetti sono stati sviluppati e nel giro di un mese dovranno essere approvati. Anche alla luce dei problemi legati all’erogazione dei finanziamenti è difficile pensare che vedranno la luce entro la scadenza del nostro mandato amministrativo, ma in cuor mio mi auguro che possano quantomeno essere avviati entro il prossimo anno.

Saranno subito predisposte le gare di appalto, ma per procedere all’avvio dei lavori sarà necessario poter contare sugli anticipi. Abbiamo tracciato un percorso che con tutta probabilità si concluderà nella futura consiliatura: non ho dubbi sul fatto che tutto ciò che fino ad oggi è stato oggetto di critiche verrà apprezzato e che, potenzialmente, qualcuno un giorno, tagliando il nastro, possa prendersi meriti non suoi».

A proposito, un ipotetico secondo mandato rientra nei suoi progetti futuri?

«Credo sia logico pensare a una riconferma, come d’altra parte fanno tutti i miei colleghi. In quattro anni si imposta un lavoro che, purtroppo, non si ha il piacere di veder giungere a compimento in tempo utile per la conclusione del mandato. Abbiamo imbastito diversi progetti e, sinceramente, mi piacerebbe che fossi io a portarli a termine».

 

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