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Ciip, l’azienda punta alla svolta e presenta i progetti del prossimo mandato (Tutte le foto)

ASCOLI - Digitalizzazione, monitoraggio e sostituzione delle condotte in arrivo. L'assessore regionale Castelli annuncia che proprio oggi è stato siglato l'accordo per la presa in carico del depuratore della Consind da parte della Cicli integrati. Il presidente Giacinto Alati espone e poi ironizza: «Per il futuro vogliamo che tutti abbiano meno sete e che comunque ci sia più acqua»
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Giacinto Alati e Guido Castelli

 

di Giuseppe Di Marco

 

Sono tanti e innovativi i progetti presentati dai vertici della Ciip al convegno “Il futuro è già presente”, andato in scena nella mattina di mercoledì 15 giugno al Teatro Filarmonici di Ascoli.

L’appuntamento, una via di mezzo fra la relazione di fine mandato e il trampolino per il prossimo, hanno assistito anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il segretario generale dell’Autorità di Bacino Erasmo D’Angelis, l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli, nonché rappresentanti degli enti locali, fra cui Antonio Spazzafumo e Domenico Pellei, rispettivamente sindaco e assessore al bilancio del Comune di San Benedetto.

 

Ed è proprio con un ringraziamento al primo cittadino rivierasco che si apre l’intervento di Giacinto Alati: «Ringrazio Spazzafumo, eletto pochi mesi fa – ha detto il presidente uscente – vederlo qui è molto importante, perché significa che questa azienda suscita attenzione: una cosa non comune, perché credo che non tutti i sindaci si rendano conto di quanta pazienza e professionalità abbiano i nostri dipendenti nel garantire questo servizio».

 

Parole non casuali: secondo indiscrezioni, Spazzafumo si sarebbe deciso a candidare Alati, in linea con quanto richiesto dai Comuni di AscoliFermo. In realtà la maggioranza sambenedettese ha dato mandato al suo sindaco di far passare tutt’altra linea, promuovendo cioè la candidatura di Fabio Urbinati. Ma non è detto che Spazzafumo abbia la forza di imporre tale scelta agli altri protagonisti di questa lunga partita.

 

A prescindere dall’esito di questa vicenda, o forse proprio per influenzarlo, il vertice Ciip si dilunga a spiegare cosa si intende fare da qui ai prossimi anni per migliorare il servizio idrico nel Piceno.

 

«Dal terremoto ci siamo trovati di fronte a problemi di difficile soluzione – spiega l’ingegner Massimo Tonelli, responsabile del Servizio Reti – abbiamo calcolato che per il rinnovo completo della rete sono necessari 250 anni: una scadenza inconcepibile. Quali soluzioni abbiamo deciso di adottare? Puntiamo ad allungare la vita utile delle condotte e a redigere un piano puntuale di sostituzione attraverso il Water Management System».

 

L’idea, in buona sostanza, è quella di inserire nelle reti dei sensori per monitorare la portata delle condotte e controllare la qualità dell’acqua. Il monitoraggio satellitare, inoltre, permetterà di supervisionare gli spostamenti e la corrosività dei terreni in cui passano le condotte. Per realizzare questo progetto la Ciip ha aderito ad un bando Pnrr nel tentativo di ottenere 23 milioni di euro in regime di cofinanziamento (2,5 milioni a carico della società partecipata).

 

Altra punta di diamante del nuovo corso Ciip è il piano di fattibilità del progetto “Anelli dei Sibillini”, ideato per dar vita ad un sistema mutualistico fra Ato 345: in caso di penuria di risorse idriche, con questo sistema, i differenti ambiti potrebbero attingere da chi potrà metterne a disposizione.

 

Dalla Regione Marche il plauso è totale. «Amministrazioni meno capaci avrebbero sventolato bandiera bianca di fronte a problematiche di questa entità – commenta Castelli – ma così non è stato, e il merito va alla capacità gestionale di chi ha amministrato finora».

 

L’assessore regionale, infine, annuncia che proprio oggi è stato siglato l’accordo per la presa in carico del depuratore della Consind da parte della Ciip.

 

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