Il funerale di Alika
di Monia Orazi
(foto di Fabio Falcioni)
«Alika era un grande marito e un grande padre, un uomo buono e sentiremo sempre la sua mancanza», parole della moglie e del figlio del 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu ucciso a Civitanova il 29 luglio scorso e lette oggi al funerale da un amico della famiglia. La funzione si è svolta nel chiostro di San Domenico, a San Severino. Presenti i fratelli di Alika che hanno chiesto che «venga fatta giustizia».
Proprio per consentire loro di essere presenti il funerale è slittato a oltre due mesi dal delitto (servivano i permessi perché dalla Nigeria potessero entrare in Italia). Prima del funerale è passato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, che si è intrattenuto con la moglie. Alla funzione pochi politici, c’erano la neodeputata del Pd Irene Manzi, il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti e il vice sindaco di San Severino Vanna Bianconi.
Tornando al messaggio della moglie di Alika, Charity: «era un buon uomo e noi, la sua famiglia, sentiremo sempre la sua mancanza. Era un uomo che aveva un futuro davanti a sé».
Lo scorso 29 luglio Alika si trovava a Civitanova, su corso Umberto I. Aveva chiesto l’elemosina a Filippo Ferlazzo e alla compagna e l’uomo lo aveva seguito e ucciso a mani nude sul corso.
La moglie di Alika di fronte al feretro
Fiori deposti sul feretro
L’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika, con la neodeputata Irene Manzi (Pd)
Angelo Sciapichetti
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