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«Caro Castelli, venga a vedere in che condizioni viviamo nelle Sae» (Video)

LA VIDEODENUNCIA: «Muffa, infiltrazioni d'acqua, boiler che non hanno mai funzionato. Sono quasi sette anni che viviamo nelle casette, in assoluto abbandono»
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Il video-denuncia di Loredana Dall'Orso

 

di Monia Orazi 

 

«Il nuovo commissario straordinario, senatore Guido Castelli, ha detto che il suo primo pensiero corre a chi ancora vive nelle Sae. Gli racconto io come stiamo. Sono quasi sette anni che viviamo nelle casette, in assoluto abbandono, anche da parte dei servizi sociali. Ci sono questi disagi e nessuno fa nulla, il Comune dovrebbe essere il primo a rappresentare e tutelare i propri cittadini».

 

Con queste parole Loredana Dall’Orso, residente in una delle soluzioni abitative di emergenza di Pieve Torina (Macerata), così come i suoi genitori ottantenni, si rivolge alle autorità denunciando le criticità delle Sae, che ancora non si riesce a risolvere. Si tratta di problemi come muffa, infiltrazioni di acqua, boiler per riscaldare l’acqua con i pannelli solari che non vogliono saperne di funzionare.

 

montaggio-muffa-sae

Alcune immagini della muffa nella casetta

Spiega la Dall’Orso: «In particolare nella Sae dei miei genitori ci sono delle zone con la muffa, una parte di muro l’abbiamo ripulito, ma si continua a formare. Mio padre ha la bronchite da un mese e respirare questa roba non fa di certo bene. Non ci dicessero di arieggiare perché non è questo il problema, davanti alla Sae non abbiamo nemmeno una veranda chiusa. Inoltre al bagno sopra la doccia si è ripresentato il problema delle infiltrazioni di acqua. L’anno scorso con la neve si era presentato il problema, gli incaricati della manutenzione erano intervenuti e mio padre non aveva dovuto pagare niente. Ma adesso ci sono di nuovo infiltrazioni».

 

Giovanni Legnini e Guido Castelli

Un altro problema che segnala Dall’Orso riguarda i boiler che non funzionano: «A me, ai miei genitori ed altre persone non hanno mai funzionato. Sono pensati per fornire le Sae di acqua calda sanitaria, essendo collegati ai pannelli solari, consentirebbero un risparmio energetico in tempi come questi di bollette salate. È una cosa gravissima, l’Amministrazione comunale dovrebbe preoccuparsi del motivo per cui non funzionano. C’è chi ha chiamato gli addetti alla manutenzione ed ha dovuto pagare. Prima ci mettevano l’antigelo, ora non viene più nessuno a fare manutenzione. A chi compete? Chi tutela i nostri diritti? Nemmeno le porte chiudono bene, iniziano a scendere. Serve sempre più manutenzione e capire chi deve venire».


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