Per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha chiuso l’assemblea plenaria della Federazione Ingegneri Marche, il futuro della regione passa attraverso il dialogo tra le infrastrutture strategiche come porto, aeroporto e interporto. Si è svolta a Pesaro quello che è il più importante momento di confronto dell’anno tra i consiglieri dei cinque Ordini degli Ingegneri delle province marchigiane.
In apertura i saluti di Massimo Conti, presidente regionale di Feding Marche, Renato Morsiani presidente dell’ Ordine Ingegneri di Pesaro e Andrea Biancani vice presidente del Consiglio regionale delle Marche. Poi gli interventi di Andrea Nardinocchi (ad di Italferr), Brunella Paolini (direttrice Biblioteca e Musei Archeologici Oliveriani); Francesco Canestrari, Fabrizio Gara e Luigino Dezi dell’Università Politecnica delle Marche, Tullio Caraffa e Federico Pasquini dell’Anas, Luigi Evangelista (Italferr).
E’ stata anche l’occasione per tutti nuovi presidenti degli Ordini provinciali – Stefano Babini di Ascoli, Ester Maria Rutili di Fermo, Maurizio Paulini di Macerata, Stefano Capannelli di Ancona, Renato Morsiani di Pesaro Urbino – per presentare i nuovi consiglieri neoeletti. I saluti istituzionali sono stati portati da Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro Urbino.
Durante la tavola rotonda è stato sottolineato l’importo di quasi un miliardo di euro delle progettazioni per le strade del sisma entro giugno, secondo il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Cifra che consentirà di aspirare a ulteriori 750 milioni «per chiudere il cerchio – è stato detto – che impegna anche la Regione Umbria, così da completare l’asse del cratere che potrà consentire lo sviluppo di questi territori che stiamo ricostruendo». Per il presidente dell’Ordine di Pesaro, Renato Morsiani, «ci sarà un indotto che porterà dei benefici sul territorio, però deve funzionare tutta la filiera e il rapporto con le amministrazioni deve essere chiaro, preciso e deve dare delle risposte immediate. Bisogna che ci sia una concomitanza di intenti».
In chiusura, il presidente della Regione Acquaroli ha detto che «oggi registriamo un ritardo sulle connessioni materiali e immateriali da colmare, da riuscire a mettere a terra con strutture che non erano ancora pronte “ad affrontare una sfida come quella della programmazione europea, del Pnrr, dei prezziari che corrono, della ricostruzione, del super bonus che incombe… Il tavolo intermodale rappresenta la volontà di far discutere l’Aeroporto, il porto e l’interporto. Abbiamo la fortuna di avere nella nostra regione queste tre infrastrutture che distano in linea d’aria 10-12 km e che sono collegate da autostrade e ferrovie».
Questa particolare congiunzione rappresenta una grandissima opportunità e la presenza del vice ministro Bignami al tavolo conferma l’interesse del Governo a questi asset strategici per le Marche.
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