Infreddoliti e bagnati, i tifosi bianconeri si fanno sentire come sempre in Curva Nord
di Andrea Ferretti
L’Ascoli batte il Pisa, sale a quota 46 dove aggancia i toscani. E’ zona playoff, a 270 minuti dalla fine della regular season, considerando anche che la Reggina rischia una ulteriore penalizzazione. Al “Del Duca” la quartultima giornata di B si gioca in un primo maggio che sembra il primo novembre. Pioggia e freddo non frenano però la voglia dell’Ascoli di regalarsi un successo voluto, e ottenuto, anche dagli oltre 7.500 tifosi presenti sugli spalti, senza contare le altre migliaia inchiodati davanti alla tv.
LE PREMESSE – Al 3-4-2-1 di D’Angelo, Breda oppone il solito 4-3-1-2 dove ritrovano una maglia da titolare Forte, dopo la squalifica, che affianca capitan Dionisi in prima linea, e Mendes che torna ad agire alle spalle delle punte. In difesa ci sono le conferme di Giordano a sinistra e Adjapong sulla corsia di destra, preferito a Donati. Restano fuori Falzerano, Sidibe e i due infortunati Ciciretti e Tavcar. Nel settore ospiti prendono posto i 379 tifosi nerazzurri giunti dalla Toscana che hanno approfittato anche della giornata festiva, pur sfidando freddo e pioggia.
IL PRIMO TEMPO – Il Pisa parte meglio, tiene palla e la fa girare bene. I bianconeri attendono l’occasione per ripartire. Ci riescono dopo 6 minuti, ma sul filtrante in area Mendes in scivolata è in ritardo. Il terreno di gioco, in ottime condizioni ma scivoloso per la pioggia abbondante e continua, non facilita il compito a nessuno. Primo brivido al 16′: angolo di Dionisi, Botteghin salta più in alto di tutti e la palla si perde sul fondo, di un niente dal palo. All 15,20 vengono accesi i riflettori: probabilmente è la prima volta che ciò accade l’1 maggio al “Del Duca”. Al 30′ fiammata del Pisa che va alla conclusione con il diagonale mancino di Beruatto respinto con i pugni da Leali. Al 37′ il fendente di sinistro di Morutan dal limite è potente ma impreciso. Sul rovesciamento di fronte, Forte non aggancia lo spiovente che avrebbe potuto far male ai nerazzurri. Che dopo meno di un minuto si salvano in angolo con la deviazione di Nicolas sulla girata di testa di Dionisi. La partita è avvincente, anche sugli spalti dove le due tifoserie si lanciano cori scaldando il pomeriggio. Dopo un inizio un pò stentato, ora è decisamente più Ascoli che Pisa con gli ospiti schiacciati all’indietro. Due i minuti di recupero, poi il riposo.
IL SECONDO TEMPO – I ventidue tornano in campo, sempre sotto la pioggia ma con maglie asciutte. Atteggiamento più guardingo su entrambi i fronti rispetto ai primi quarantacinque minuti. Ma forse è solo un’impressione. Il Pisa applica il fallo sistematico per frenare le avanzate della squadra di Breda, l’arbitro Abisso alla fine avrà distribuito sei gialli. Settimo minuto e mezzo, Ascoli in vantaggio. Calcio piazzato da sinistra di Caligara. Palla in area bassa e potente, la deviazione è di Mendes, palla all’angolino, Nicolas battuto e 1-0. Per l’attaccante portoghese è il quarto centro dopo quelli contro Brescia, Cagliari e Modena. Al 13′ dentro Gondo per Dionisi che non fa salti di gioia nel lasciare fascia da capitano e campo. Al 19’altro cambio in attacco (Marsura per Forte) e, insieme, Giovane per Buchel ammonito nel primo tempo e a rischio rosso. Subito la risposta del Pisa con Esteves e Gliozzi per Beruatto e Calabresi. Il Pisa spinge. L’Ascoli riparte e quando lo fa finisce per far male. Come accade al 28′ quando Gondo riceve palla in area, si scrolla un avversario di dosso e calcia. La palla, deviata da Barba, arriva sui piedi di Marsura che mette alle spalle di Nicolas: 2-0. D’Angelo getta nella mischia Masucci e L. Tramoni. Al 35′ forze fresche anche per l’Ascoli con Breda che si tutela: fuori Caligara e Mendes, dentro Proia e Eramo. Per quest’ultimo è la gara numero 350 in B. Al 37′ accorcia il Pisa con il neo entrato Masucci autore di una girata acrobatica, bravo a sfruttare una disattenzione difensiva. Il Pisa si getta in avanti e l’Ascoli si difende senza affanni. I minuti di recupero sono sei abbondanti, durante i quali l’arbitro mostra un giallo ciascuno a Botteghin (salterà il Genoa) e Collocolo. Poi finisce pure il recupero e scoppia la festa: in campo e sugli spalti.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel (19’st Giovane), Caligara (35’st Eramo); Mendes (35’st Proia); Forte (19’st Marsura), Dionisi (13’st Gondo). A disposizione: Guarna, Quaranta, Bellusci, Falasco, Donati, Gnahorè, Lungoyi. Allenatore: Breda
PISA (3-4-2-1): Nicolas; Hermannsson, Rus, Barba; Calabresi (21’st Gliozzi), Mastinu, Marin (41’st L. Tramoni), Beruatto (21’st Esteves); Morutan, M. Tramoni (33’st Masucci); Moreo. A disposizione: Livieri, Vukovic, Sussi, Trdan, Tourè, Zuelli. Allenatore: D’Angelo
Arbitro: Abisso di Palermo (assistenti Affatato di Verbano-Cusio-Ossola e Marchi di Bologna, quarto ufficiale Petrella di Viterbo, Var Nasca di Bari, Avar Meraviglia di Pistoia)
Reti: 8’st Mendes (A), 28’st Marsura (A), 37’st Masucci (P)
Note: spettatori 7.554, incasso 58.964 euro (paganti 3.584 di cui 379 ospiti, euro 27.198; abbonati 3.970, rateo euro 31.766). Ammoniti: Beruatto (P), Buchel (A), Marin (P), M. Tramoni (P), Botteghin (A), Collocolo (A). Angoli 9-1 per l’Ascoli. Recupero 2’+7′
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati