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Ascoli, Breda dopo il Como: «Vincendo si sarebbe aperto un nuovo mondo, dovevamo cercare il raddoppio»

SERIE B - L'analisi del tecnico bianconero dalla sala stampa del "Sinigaglia": «Affrontavamo una squadra in forma. Nei primi 20-25 minuti abbiamo fatto male, poi ci siamo sistemati. Gli episodi arbitrali? Contro il Bari ci è stato tolto un rigore analogo all'episodio di Simic, diventa difficile capire il regolamento»
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Roberto Breda (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? È questo l’interrogativo ricorrente in casa Ascoli dopo l’1-1 arrivato contro il Como. Per quanto visto in campo il risultato è tutto sommato giusto, ma i bianconeri hanno assaporato fino al 90′ tre punti che avrebbero permesso di sognare eccome in chiave playoff.

 

Mister Roberto Breda ha analizzato così la gara dalla sala stampa del “Sinigaglia”: «Il Como è una squadra in forma, abbiamo sofferto nei primi 20-25 minuti, poi ci siamo adattati con delle scalate un po’ diverse riuscendo ad avere più equilibrio. Nel secondo tempo siamo riusciti a ripartire, ci sono stati degli episodi e poi dovevamo essere bravi a concretizzare le situazioni che si erano sviluppate dopo lo 0-1. Spesso l’ultimo passaggio è stato fatto con fretta e poca precisione, dovevamo aspettarci una loro reazione nel finale e per questo dovevamo fare il secondo gol».

 

Sulla scelta di Caligara nella posizione da trequartista: «Sapendo le caratteristiche del Como l’idea era di avere un centrocampista che nelle necessità ci desse più copertura nell’ampiezza. Inoltre Fabrizio ha qualità, tecnica e ottime percessioni, quindi volevo sfruttare tutte le sue capacità sia a livello difensivo sia nelle ripartenza. Ha fatto una buona gara, lo reputo un’alternativa in più che abbiamo in quel ruolo».

 

Sulla valenza del risultato: «Se uno guarda davanti è chiaro che sarebbe stato meglio vincere, ma sapevamo le difficoltà di questa gara e l’obiettivo principale era tenere il Como sotto di noi. Bisogna essere concentrati, vincendo oggi si sarebbe aperto un mondo nuovo. Pensiamo una partita alla volta, a partire dalla prossima che è molto importante».

 

Sugli episodi da rigore: «C’è difficoltà nel capire il regolamento. Contro il Bari ci è stato tolto un rigore a causa di un tocco gamba-mano ed oggi a Simic è capitata la stessa cosa. In ogni caso dovevamo essere bravi a ricreare le situazioni per fare il secondo gol».


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