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Dopo la rissa e la denuncia, Luca Innocenzi chiede scusa e non correrà la Quintana di Foligno del 17: al momento è l’unica certezza

MEA CULPA del cavaliere dopo la rissa di domenica: «Faccio un passo indietro e non sarò presente alla prossima Quintana». Il suo avvocato: «Per non dare adito ad altri possibili strascichi, è una decisione presa per il bene di tutti». La giustizia ordinaria e quella dell'Ente Giostra faranno il suo corso. Anche la Quintana di Ascoli, a un mese dalla notturna, è sulle spine
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Il priore del Cassero Serafini, il presidente dell’Ente Giostra Metelli, l’avvocato Michelangeli e Innocenzi durante la conferenza stampa

 

di Andrea Ferretti

 

Luca Innocenzi chiede scusa e non correrà la Quintana di Foligno del 17 giugno. Ovvero la prima edizione della Giostra, quella “della Sfida” (il 17 settembre la “Rivincita”). La rissa di cui è stato protagonista è avvenuta nella tribuna del Campo di Giochi della città umbra al termine delle prove ufficiali proprio della Giostra del 17, che lui ha chiuso con il miglior punteggio.

 

Mea culpa di Innocenzi nella conferenza stampa indetta dal presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli a Palazzo Candiotti. Presenti anche l’avvocato di Innocenzi e i priori di Cassero (Fabio Serafini) e Morlupo (Andrea Batori), i cui rionali sono quelli che domenica sera se le sono date di santa ragione, tanto che alla fine tre di loro sono finiti al Pronto Soccorso dell’ospedale, uno con il setto nasale fratturato.

 

Rissa come da copione. Dalle parole alle spinte, poi pugni e calci e infine è spuntato anche un cavalletto di metallo (forse del fotofinish, forse di una videocamera) che lo stesso Innocenzi ha brandito come si vede in numerosi video che sono diventati virali non solo nel mondo delle Giostre cavalleresche che si svolgono in numerose altre città dove Innocenzi gareggia e spesso vince.

 

Video che sono stati ovviamente visionati anche la Polizia. Ecco che dal Commissariato di Foligno sono scattate le denunce per rissa aggravata finite sul tavolo della Procura della Repubblica di Spoleto e su quello del questore di Perugia Giuseppe Bellassai.

 

Nella lista della Procura le persone denunciate per ora sono cinque, ma potrebbero aggiungersene altre. Per quanto riguarda i Daspo, che eventualmente emette il questore, sarebbero probabilmente arrivati a tempo record vista la vicinanza della Giostra del 17. Ma le parole di Innocenzi (“faccio un passo indietro e non sarò presente alla prossima Quintana”) potrebbero aver avuto l’effetto di far slittare qualunque decisione in merito.

 

Se così fosse, Innocenzi diventerebbe una “patata bollente” non solo per la Quintana di Foligno ma anche per quella di Ascoli dove la prima edizione è in programma l’8 luglio, fra un mese. Ad Ascoli sono sulle spine, in attesa di conoscere gli sviluppi che seguono il corso della legge, non solo il Consiglio degli Anziani ma soprattutto il Sestiere di Porta Solestà al quale Innocenzi ha regalato ben quindici Palii.

 

«Non sarei mai voluto essere qua – ha detto Innocenzi durante l’incontro con la stampa – devo tanto alla città di Foligno e alla Quintana, so che oggi se valgo qualcosa lo devo anche a voi».

 

Intanto il Rione Cassero sta stringendo i tempi per trovare un altro cavaliere che “tappi il buco” del 17 giugno. Per la Giostra di settembre si vedrà. E’ spuntato il nome di Lorenzo Paci, vecchia conoscenza della Quintana di Ascoli (con Porta Tufilla) che lo scorso settembre aveva però salutato tutti ritirandosi dalle Giostre al termine della “Rivincita” nella sua Foligno che corse con il Rione Croce Bianca dal quale però sembra debba essere svincolato.

 

A precedere l’intervento di Innocenzi, quello del suo avvocato Fabio Michelangeli: «Luca ha fatto un’attenta riflessione e non si sente di partecipare a questa Giostra, anche per non dare adito ad altri possibili strascichi, è una decisione presa per il bene di tutti».

 

La giustizia farà comunque il suo corso: sia quella ordinaria che quella dell’Ente Giostra di Foligno attraverso la propria “commissione giustizia e disciplina”.

 

Nell’attesa, al momento c’è una sola certezza: Luca Innocenzi non correrà la Quintana di Foligno del 17 giugno. 

 

Fabio Serafini, priore del Cassero: «Un atto di maturità e di responsabilità. E’ ferma la condanna di ogni tipo di atteggiamento violento pur nella consapevolezza che nella vita può succedere a tutti di sbagliare. Prendiamo atto che Luca ha compreso il suo errore e si scusa con la città. La sua pausa servirà per riflettere ancora sul fatto che nella vita sono proprio i momenti più difficili quelli in cui occorre rimanere lucidi e calmi. In questi anni Luca ci ha dimostrato di essere un grande campione a cavallo, ci auguriamo che questa storia aiuti tutti a fare un passo avanti, non solo il nostro cavaliere ma anche la Quintana che nel suo complesso deve essere solo un momento di festa per tutti. La giustizia farà il suo corso, oggi era importante assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa, il Cassero anche in questo momento è accanto al suo Pertinace».

 

Domenico Metelli, presidente Ente Giostra: «L’Ente ha prodotto tutto quanto doveva con estrema serenità, lunedì sera è partita la pratica da parte dell’Ente su sollecitazione del Rione e del presidente della giuria di gara. Le sentenze non è l’Ente tantomeno il presidente a darle. Confidiamo nella giustizia interna ed esterna, si parla di uomini, di famiglie, quindi sono qui a confermare l’attenzione con ci siamo riservati di valutare l’accaduto. Vi chiedo la massima serenità, prego i Rioni interessati di tornare da domani ad essere amici e ad abbracciarsi in nome della grande famiglia che è la Quintana. Oggi Luca sta dimostrando di essere un uomo oltre che un bravo cavaliere, sono contento che sia dispiaciuto e che stia soffrendo perché sarà un insegnamento per il domani. Auguriamo a Luca un giusto riposo e confidiamo che ritrovi quella serenità che da quando lo conosco è la prima volta che ha perso».

 

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