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Giostre a cavallo: le prove della Quintana di Foligno finiscono in rissa, coinvolto anche Luca Innocenzi

E' ACCADUTO al Campo dei Giochi al termine della sessione ufficiale in vista della "Giostra della Sfida" del 17 giugno. La scazzottata tra rionali del Cassero (il Rione pr cui corre il recordman della Quintana di Ascoli) e del Morlupo ha fatto il giro del web. Tre persone sono finite al Pronto Soccorso. Intervenuta la Polizia: al momento gli indagati sono cinque. Il questore di Perugia potrebbe emettere dei Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale
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Due momenti della rissa al Campo dei Giochi di Foligno

 

di Andrea Ferretti

 

Per molte persone il 17 è un numero sfortunato. Le origini di questa superstizione risalgono alla battaglia di Teutoburgo, nell’attuale Bassa Sassonia, quando nell’anno 9 d.C. l’esercito romano guidato da Publio Quintilio Varo venne distrutto dalle tribù germaniche comandante da Arminio. Tra le Legioni di quell’esercito c’era la numero 17: da quella volta quel numero non venne più attribuito a nessuna Legione.

 

Ammesso che il 17 fino ad oggi fosse considerato un numero come un altro, per molti folignati e per la Quintana di Foligno adesso potrebbe diventare un numero “proibito”. Alla rievocazione storica umbra, infatti, il calendario 2023 delle Giostre a cavallo ha riservato per ben due volte il numero 17: Giostra della Sfida sabato 17 giugno, Giostra della Rivincita domenica 17 settembre.

 

Ma cosa è successo? Quintane, Giostre e Palii (compreso quello illustre di Siena) sono molto spesso sinonimo di polemiche, anche feroci, e nella loro storia non sono mancate animate discussioni sfociate in vere e proprie risse, alcune delle quali diventate proverbiali. Le scazzottate di solito avvengono durante le tenzoni, ma a Foligno stavolta è scoppiata durante le prove ufficiali (quelle con cronometro e punteggi per intenderci) che si sono svolte domenica sotto i riflettori del Campo dei Giochi intitolato a due giganti delle Giostre: Paolo Giusti e Marcello Formica, cavalieri plurivincitori che hanno iscritto il proprio nome anche nell’albo d’oro della Quintana di Ascoli.

 

Due dei numerosi cavalieri folignati che dal 1955 si sono cimentati con successo al Campo dei Giochi ascolano. Tra questi, in tempi molto più recenti, anche il 41enne recordman di vittorie Luca Innocenzi del Sestiere di Porta Solestà che a Foligno difende i colori del Rione Cassero, uno dei dieci che si sfidano ogni anno dal 1946.

 

Stavolta niente sfottò e insulti, ma in tribuna si è ben presto passati a calci e pugni. Una rissa in piena regola e un bilancio pesantissimo trattandosi di una manifestazione che è una via di mezzo tra storia, folklore e sport. Tre le persone ferite refertate al Pronto Soccorso di Foligno. Cinque quelle indagate dalla Polizia del locale Commissariato che fa capo alla Questura di Perugia.

 

Tra le persone coinvolte c’è anche Luca Innocenzi che poco prima era stato il cavaliere ad aver realizzato il punteggio più alto, calcolato in base alle penalità e al tempo impiegato. Il parapiglia è nato tra i suoi rionali del Cassero e quelli del Morlupo.

 

Rispetto a qualche anno fa oggi siamo tutti in rete e sul web hanno subito impazzato le immagini riprese da numerosi smartphone. In pochi minuti la rissa di Foligno ha avuto una grande eco rimbalzando soprattutto nelle città sedi di Giostre cavalleresche dove Luca Innocenzi da anni è protagonista a suon di vittorie. Ad Ascoli ha regalato 15 Palii al Sestiere di Porta Solestà. Dal 2017 vince ininterrottamente il premio “Miglior cavaliere d’Italia”. Ha iniziato questa stagione 2023 imponendosi alla Giostra all’anello di Monterubbiano.

 

Sono intervenute le Forze dell’ordine e le indagini della Polizia, scattate immediatamente, stanno proseguendo. Il tutto finirà sul tavolo del questore di Perugia il quale è abbastanza evidente che prenderà dei provvedimenti. Tra questi potrebbe esserci il Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale, quello che viene spesso affibbiato ai tifosi di calcio più esagitati. Ma dal 2017 esiste anche il “Daspo urbano”, il divieto di accedere a un determinato luogo o zona per motivi di ordine pubblico. Non si escludono poi provvedimenti disciplinari che l’Ente Giostra di Foligno potrebbe prendere nei confronti delle persone coinvolte. Potrebbero anche diventare pesantissimi se abbinati a denunce e Daspo.

 

E’ una faccenda su cui gli inquirenti vogliono andare fino in fondo. Un brutto episodio che ha calamitato l’attenzione di tanti e che sta creando grande apprensione non solo nel Rione Cassero di Foligno ma anche nelle altre città dove Innocenzi è protagonista.

 

Intanto i tre “feriti ufficiali” hanno avuto prognosi di 5, 10 e 15 giorni. Questa la nota della Questura di Perugia che a molti non fa dormire sonni tranquilli: “Per cause ancora in corso di accertamento i cinque indagati hanno preso parte ad una violenta rissa con altre persone attualmente ignote”.


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