In una settimana un ragazzo di vent’anni “ammonito”, quattro persone denunciate a vario titolo, tre automobili sequestrate, quattro patenti ritirate, cinque denunce per frodi informatiche e truffe online.
E’ l’ultimo bilancio dell’attività svolta dalla Polizia di Stato sul territorio provinciale che ha visto in campo le Volanti del capoluogo, il personale del Commissariato in Riviera, la Polizia Stradale, quella Ferroviaria e quella Postale. In totale nel Piceno i posti di controllo sono stati 58, i veicoli controllati 524, le persone identificate 993.
ASCOLI – Nel capoluogo sono stati effettuati 20 posti di controllo, identificate 343 persone, controllati 152 veicoli. Bilancio: 2 verbali per violazione del “codice della strada”. Le Volanti hanno effettuato 18 interventi. Il questore ha inoltre emesso un provvedimento di “ammonimento” nei confronti di un ragazzo di vent’anni per reiterate condotte persecutorie nei confronti di una coetanea.
SAN BENEDETTO – Continua a funzionare la strategia adottata nei confronti della cosiddetta “movida molesta” da parte del locale Commissariato con l’apporto del Reparto prevenzione crimine di Pescara. I posti di controllo in Riviera sono stati 24. Bilancio: 216 veicoli controllati, 354 persone identificate, una sanzione per violazione del “codice della strada”. All’attività su strada da aggiungere anche 4 persone denunciate: due per truffa, una per falsità materiale, una per furto di energia elettrica.
POLIZIA STRADALE – Sul tutto il territorio provinciale sono stati predisposti 14 posti di controllo, effettuati 21 soccorsi stradali, identificate 119 persone, controllati 156 veicoli. Bilancio: 4 patenti ritirate, 3 veicoli sequestrati e 151 contravvenzioni per violazione del “codice della strada”.
POLIZIA FERROVIARIA – Impiegate 14 pattuglie che hanno identificato 177 persone di cui 36 persone.
POLIZIA POSTALE – Sono state ricevute 5 denunce di cui quattro per frodi informatiche (indebito utilizzo di codici e chiavi d’accesso all’utilizzo di carte tipo postepay evolution e Ppstamat) e una per truffa online (sistema “Smishing”, particolare forma di “Phishing”, con cui il truffatore invia un sms e/o una email per indurre la vittima a cliccare su un link che consente di carpire informazioni private o scaricare programmi dannosi sullo smartphone o altro dispositivo elettronico.
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