Saranno i medici di Anatomia Patologica di Ast Ascoli a testare i campioni istologici cutanei dei pazienti dell’Ast di Macerata, in ragione di una convenzione stipulata tra le due aziende sanitarie.
Chiara la richiesta della direzione maceratese, in difficoltà per il “costante incremento dell’attività, con la conseguente necessità di ridurre i tempi di refertazione relativi alla patologia oncologica cutanea” si legge nella motivazione riportata in determina.
Perché Ast Ascoli? Anche questo è nero su bianco nel documento di approvazione della convenzione: “La richiesta è al fine di garantire, mediante l’utilizzo del personale medico di Anatomia Patologica di Ast Ascoli, l’espletamento di attività di Anatomia Patologica in favore della Ast di Macerata, con specifico riguardo all’attività di lettura di preparati istologici di patologia cutanea di particolare difficoltà diagnostica nonché di quella routinaria dermatopatologica. Quanto sopra in considerazione della consolidata esperienza del personale medico dell’Unità operativa complessa dell’Anatomia Patologica dell’Ast di Ascoli”.
Il rapporto di convenzione – condiviso con il direttore di Anatomia Patologia di Ast Ascoli Guido Collina – è annuale e prevede massimo 4 accessi mensili della durata di 5, 6 ore ciascuno, da espletarsi al di fuori del normale orario di lavoro da parte del personale ascolano.
Il servizio costerà all’Ast di Macerata circa 33.000 euro in un anno. Non è la prima volta che l’Anatomia Patologia ascolana viene chiamata in aiuto ai colleghi di altre province.
m.n.g.
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