di Giuseppe Di Marco
Salvo ripensamenti, la Fondazione Carisap confermerà il contributo di 450.000 euro per il restyling dell’ex stadio “Ballarin”. Niente di ufficiale, ancora, ma il Comune di San Benedetto ha fornito tutti i chiarimenti richiesti e le risorse, quindi, sarebbero liquidabili.
La storia è piuttosto vecchia. L’annuncio di un sostanzioso contributo da parte della Fondazione veniva fatto durante lo scorso mandato, con l’Amministrazione guidata da Pasqualino Piunti. Quella maggioranza però aveva portato avanti tutt’altro progetto: dopo la messa in sicurezza della tribuna ovest e la riqualificazione del muro su Via Morosini, l’idea era di realizzare un campo di calcio, magari per le giovanili della Samb o la squadra femminile. La Fondazione Carisap avrebbe concesso delle risorse a fronte di un progetto condiviso con la città.
Con Antonio Spazzafumo si ricominciava tutto da capo. Accantonata l’ipotesi di un campo sportivo, si dava seguito all’alternativa messa in tavola dal consigliere Gino Micozzi, ovvero la realizzazione di un progetto firmato nientemeno che dal prestigioso architetto Guido Canali. Questi presentava la propria idea progettuale nel novembre 2022: un parco pubblico con alberi, sottobosco, laghetti, piccoli corsi d’acqua e aree per ristorarsi. Gli uffici quindi proseguivano a ritmi serrati per redigere l’elaborato definitivo e assegnare i lavori.
L’opera veniva affidata a fine luglio, ma nel contempo la Fondazione Carisap chiedeva chiarimenti all’Amministrazione comunale. In special modo, si domandava con quali modalità il progetto fosse stato condiviso con la città. Nei giorni scorsi il Comune rivierasco ha fornito una relazione, spiegando i diversi passaggi che hanno portato all’approvazione dell’iniziativa. In questi mesi, però, si è temuto che il contributo in questione fosse perduto. Si ricorderà infatti che sono state molte le voci contrarie al progetto di Canali, soprattutto da parte della tifoseria.
La questione ora sembra essersi avviata verso una soluzione positiva. I grattacapi, tuttavia, non sono finiti. Con le risorse a disposizione il Comune potrà concretizzare solo una parte del progetto. C’è da capire, insomma, dove reperire nuove somme perché l’opera, un giorno, venga completata.
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