Caos Provincia, Tonelli e Barlocci: «Chi sapeva della decisione della Corte dei Conti? Restiamo al nostro posto e perseguiremo la verità»

Daniele Tonelli e Luciana Barlocci

Dissesto guidato, per la Provincia di Ascoli e dimissioni del presidente Sergio Loggi.

Il “Gruppo Misto”, che quasi profeticamente si era costituito pochi giorni prima del fatidico 29 aprile, allo scopo di  «portare maggiore attenzione nella strategia politica di gestione dell’Ente» su alcuni temi ritenuti prioritari, tra cui appunto «l’istituzione di una commissione di indagine del bilancio che valuti le origini della carente condizione finanziaria dell’ente, stabilendo anche le eventuali responsabilità contabili e politiche rispetto alla situazione economica», spiega ora la sua posizione.

Intanto, il documento politico ha visto il riconoscimento con voto unanime, ad eccezione dei consiglieri Simone De Vecchis e  Aurora Bottiglieri, che non hanno partecipato al voto. E, nel frattempo, i consiglieri Daniele Tonelli e  Luciana Barlocci, promotori insieme a Giovanni Borraccini del nuovo gruppo hanno approvato il bilancio preventivo dell’Ente «al fine di dare possibilità di risposta alle esigenze di cittadini e territori» (Borraccini si è astenuto dal voto sul Bilancio al pari degli altri consiglieri del Pd Isabella Bosano, Stefano Novelli e Serena Silvestri).

«Come il detto dice tanto tuonò che piovve – si legge nella nota firmata da Tonelli e Barlocci, consiglieri con delega, rispettivamente, alla Viabilità e all’Edilizia Scolastica – e solo il giorno successivo siamo venuti a conoscenza che negli stessi momenti della discussione, e di certo prima delle dimissioni protocollate dal presidente, era pervenuta la Pec con cui la Corte dei Conti indica il mancato raggiungimento del riequilibrio finanziario della Provincia di Ascoli e la conseguente applicazione  della procedura definita “dissesto pilotato”.

Deliberazione da cui si evince proprio in maniera chiarissima che il 10 aprile scorso, lo stesso presidente ha partecipato con il consigliere delegato al Bilancio Marco Teodori, il collegio dei Revisori , il comandante della polizia Provinciale alla udienza pubblica tenutasi presso la Corte dei Conti di cui non siamo stati informati.

Non ha sentito Loggi la necessità di riferirci nulla, lasciando i consiglieri, completamente privi di qualsivoglia informazione. Stesso comportamento del consigliere Marco Teodori che in qualità delegato avrebbe quantomeno dovuto relazionare ai propri colleghi.

Eppure oggi sappiamo, appunto, che gli argomenti eccepiti dalla Corte dei Conti molteplici e di grave peso.

Su alcune, di certo si sarebbe potuto agire per tempo come ampiamente segnalato dall’inizio del mandato proprio dai sottoscritti.

Non più tardi di sabato 27 aprile scorso, praticamente 48 ore prima della comunicazione della Corte, in occasione della riunione di maggioranza e dietro specifica richiesta di chiarimenti, Loggi non ha dato il minimo segnale di apprensione, anzi si è prodigato nel rassicurare che la procedura stava proseguendo in maniera soddisfacente.

Da quando Loggi sapeva della decisione della Corte? E chi altri con lui? – si chiedono Barlocci e Tonelli – Non lo sappiamo, perché ha ritenuto di proseguire nel proprio atteggiamento di silenzio.

Noi garantiremo e continueremo nell’impegno di attuare le politiche iniziate all’inizio della legislatura, ma intendiamo anche perseguire la conoscenza accurata della realtà dei fatti». 

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