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Spaccatura in Provincia, Loggi: «Problema legato a dinamiche di partito, il mio compito è quello di amministrare»

ASCOLI - Il presidente si dice sorpreso ma sereno di fronte alla notizia che tre dei suoi consiglieri, Giovanni Borraccini, Luciana Barlocci e Daniele Tonelli, hanno costituito un nuovo gruppo consiliare: «Dall'inizio del nostro mandato tutte le azioni amministrative hanno avuto il voto unanime del Consiglio. Di qualsiasi cosa mi si "rimproveri", non sono solo al comando»
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Sergio Loggi

di Maria Nerina Galiè

Sorpreso ma sereno: così è apparso Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli, di fronte alla notizia che tre dei suoi consiglieri, Giovanni Borraccini (sindaco di Rotella), Luciana Barlocci (consigliere comunale di San Benedetto) e Daniele Tonelli (consigliere comunale di Folignano), hanno ufficializzato la costituzione di un nuovo gruppo consiliare (leggi qui). Configurando una spaccatura all’interno dell’Ente di Palazzo San Filippo.

Le motivazioni degli esponenti provinciali sono, nero su bianco, su un documento nel quale non lesinano “critiche” proprio al presidente che stamattina, 26 aprile, convocherà la maggioranza «per avere chiarimenti» e capire cosa potrà accadere a breve, in vista dell’approvazione del bilancio previsionale (lunedì 29 aprile), occasione in cui i tre consiglieri hanno annunciato emendamenti.

Due i motivi per cui Loggi afferma di sentirsi «assolutamente tranquillo»: «La spaccatura ha carattere prettamente politico, mentre a livello di azioni amministrative, dall’inizio del nostro mandato, quindi da dicembre 2021, tutte, ma proprio tutte hanno avuto il voto unanime del Consiglio. Di qualsiasi cosa mi si “rimproveri”, non sono solo al comando».

Presidente, può spiegare l’aspetto che riguarda la politica?

«Si è creato un problema politico, nel senso stretto di dinamiche di partito, tra consiglieri del Partito Democratico e quelli di Centro. Poiché io provengo dal centro sinistra, e certo non lo rinnego, è possibile che i consiglieri in questione si aspettassero da me una presa di posizione. Ma io, innanzitutto, sono un civico nel ruolo che ricopro. Poi, il mio compito non è quello di mediare su questioni, appunto, politiche, ma di amministrare. Ed i numeri del mio, nostro, mandato parlano chiaro».

Loggi respinge pertanto ogni “accusa” di non aver ben amministrato, ricordando i «58 milioni di euro per opere nelle scuole, di cui 20 già appaltati, l’avvio dei lavori del ponte sull’Ancaranese, i 18 milioni per la viabilità, che rappresenta una criticità per il Piceno in quanto per 30 anni è stata lasciata all’abbandono.

A tal proposito, voglio ricordare di aver recuperato, a seguito di incontri in Regione, gli 11 milioni per la Mezzina, che erano stati persi per un problema tecnico.

Ma per quanto io possa continuare ad elencare, è tutto comprovato e, soprattutto, condiviso fino all’unanime approvazione con i consiglieri provinciali».


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