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Attività di ristorazione sospesa e  sequestrati 20 chili di pesce: operazione di Guardia di Finanza e Costiera

LE MISURE nell'ambito di controlli nel settore agroalimentare e più in particolare nella filiera ittica a livello regionale
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Controlli nel settore agroalimentare e più in particolare nella filiera ittica sono stati eseguiti congiuntamente, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, attraverso specifiche attività ispettive, durante le quali, il personale delle due Amministrazioni ha posto la lente di ingrandimento verso attività commerciali, operanti sia nel settore della ristorazione che in quello della conservazione degli alimenti.

Gli interventi, coordinati dalla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Ancona e dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, sono stati orientati ad individuare ipotesi di falsa indicazione dell’origine del prodotto, focalizzando l’attenzione sulla tracciabilità del prodotto ittico ed hanno avuto quale primario interesse, la salute del consumatore finale.

In tale contesto, sono stati individuati gli obiettivi da controllare, che in determinati casi, data la complessità e specificità della materia, hanno richiesto l’ausilio del personale dell’Ast, deputato al riscontro degli aspetti igienico sanitari, connessi all’esercizio della somministrazione e conservazione degli alimenti.

Sono stati controllati, nell’ambito dei Compartimenti Marittimi di Pesaro, Ancona e San Benedetto, 1 impianto di trasformazione di prodotti ittici freschi e congelati e 2 esercizi di ristorazione.

L’attività svolta a San Benedetto ha portato alla sospensione precauzionale di un esercizio di ristorazione, per gravi inadempienze connesse agli aspetti igienico sanitari, che potrà essere riaperto, solo a seguito dell’attuazione delle prescrizioni impartite dal personale dell’Ast, con contestuale sequestro amministrativo di oltre 20 chili di pesce per l’assenza di informazioni connesse alla tracciabilità.

Nel complesso, sono stati impegnati in tutta la Regione Marche, 18 militari di entrambe le Amministrazioni, che unitamente al personale dell’Ast, hanno comminato sanzioni pari ad oltre  10.000 euro sottoponendo a sequestro, oltre  1500 chili di alimenti vari, che saranno oggetto di smaltimento a cura di idonea ditta. La stretta sinergia operativa del personale operante, oltre a verificare il rispetto delle norme connesse alla preservazione e all’autenticità del nostro patrimonio alimentare, ha consentito di ritirare dal mercato vari prodotti (carni, pesci, prodotti derivanti dalla lavorazione delle farine e dolci), potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori finali, attesa l’impossibilità di identificarne la provenienza.


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